CASERTACE, I DATI UFFICIALI GOOGLE ANALYTICS 2019 SENZA TRUCCHI. Più di 23 milioni di sessioni, +28,1% senza cercare la quantità. Numeri record ma ad inorgoglirci è il peso politico-sociale

2 Gennaio 2020 - 17:46

CASERTA (g.g.) – Non avremmo bisogno di pubblicare i dati di CasertaCe.net, anche perché la valutazione sulla forza di un giornale non si fa solamente sulla quantità di lettori ma va fatta anche sul peso specifico che ogni lettore ha. Questi sono concetti antichi rispetto ai quali il neologismo anglosassone di gran moda “influecer” non ha inventato un cavolo di nulla. La forza di CasertaCe.net è legata all’autorevolezza, lavorando duramente sugli approfondimenti, sui contenuti, sulle inchieste, le uniche attività che ti permettono di essere valutato da “lettori alpha”, cioè da moltiplicatori del consenso. Il resto, la notizia usa&getta ti fa massa in termini quantitativi ma non ti dà peso specifico, forza e possibilità di incidere, di condizionare, nel nostro caso rispetto a valori liberali di pulizia, il mondo politico, quello degli affari, ciò che viene definita semplicemente (e anche semplicisticamente) “classe dirigente” o “borghesia propulsiva”.

Su questo ambito, il 2019 è stato un anno fantastico,

perché abbiamo potuto constatare quanto siamo cresciuti nell’attenzione ricevuta da questo mondi. Come facciamo a dimostrarlo. Beh, passate una giornata con noi, davanti alla nostra mail, davanti ai nostri messaggi di Facebook, davanti al telefonino del sottoscritto e questa domanda non la fareste più. Purtroppo, e diciamo purtroppo, siamo un’azienda commerciale e che dunque ha una necessità di buttare qualche pezzo di carne alle fiere malefiche del notiziume trash, a quella schiera di persone, lettori frettolosi, i quali leggono i titoli, guardano le fotografie, si fanno condizionare dagli strilli condivisi sui social e che dal punto di vista dell’opinione, del peso specifico contano poco e che comunque noi dobbiamo considerare nelle nostre giornate, anche sacrificando molto ai tempi medi di stazionamento sul nostro sito, andando ad alterare quella che nei termini tecnici è la frequenza di rimbalzo. Chiaramente l’abbiamo fatto senza truccare le carte. Si contano infatti sulle dita di due mani notizie provenienti da altre province, soprattutto quella di Napoli che da grandi soddisfazioni in termine di contatto, salvo poi presentarti il conto di una frequenza di rimbalzo oltre il 75 %, con una presenza sul sito di pochi secondi. Ecco, se avessimo scelto di pubblicare le 4/5 notizie top della provincia di Napoli ogni giorno, per quello che riguarda la cronaca andando a pizzicare gruppi Facebook partecipati 5/6 volte in più di quelli di Caserta, oggi scriveremmo, nascondendo il dato della frequenza di rimbalzo, di un CasertaCe attestato a un 35, addirittura 40 milioni di visite annuali. Ci riteniamo persone serie e quindi se e quando decideremo di pubblicare sistematicamente le notizie di Napoli e provincia lo faremo in un sito specifico che si occuperà delle cose di quella terra.

Il dato che esponiamo deve tener conto anche alle fasi in cui CasertaCe.net ha subito profonde maquillages, con conseguente stop dei nostri database e dei nostri server. Senza questi imprevisti, avremmo largamente varcato quota 24 milioni di sessioni annuali. Ci siamo fermati, si fa per dire, a 23 milioni e 386 mila, che è un dato più che soddisfacente per un sito che non può attingere anche per potenzialità del territorio, dalla voce “Nuovi utenti” che, non a caso va a raschiare il fondo del barile perché a Caserta gli utenti questi sono e non puoi inventartene altri. Rispetto all’anno 2018 siamo cresciuti del 28,1%. Restano alte, anzi salgono ancora, le visualizzazioni di pagine con oltre 43 milioni, con il 21% di aumento rispetto al 2018.

Il fatto che non abbiamo inseguito questo obbiettivo perché per noi, a questo punto della storia di CasertaCe, conta contare (scusate il giro di parole) e non solo contare visitatori fugaci che non sono buoni né per la costruzione dello status di influencer, né per la pubblicità è un dato ragguardevole. E in questa direzione lavoreremo anche nell’anno 2020.