DISCOTECA NOWHERE. Ci scrive Titti Tagliafierro: “Nessun sequestro”. CasertaCe: “Ok, ma il locale è stato sgomberato e c’è un’indagine in corso”
5 Marzo 2025 - 11:53

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Avendo analizzato con attenzione la vicenda, dobbiamo in primis confermare la bontà di quanto affermato dalla AU della società. Va, però, aggiunto qualcosa
La nota della dottoressa Tagliafierro
“Gentile direttore, sono la Dott.ssa Titti Tagliafierro, Amministratrice Unica della Società che gestisce il locale Nowhere Gallery. In riferimento agli articoli comparsi sui giornali on line, colmi di diverse inesattezze, Le comunico che le attività svolte in data 03 marzo 2025 dalla Guardia di Finanza non hanno portato ad alcuna chiusura del locale ma sono state dirette ad controllo sulle modalità di svolgimento della serata organizzata da un organizzatore indipendente che ha sublocato la struttura. Nessun sequestro ha interessato la struttura dalla sottoscritta gestita, Le chiedo quindi di dare ampia diffusione di tale dichiarazione onde evitare querela di parte lesa. Cordiali saluti Dott.ssa Titti Tagliafierro”
La replica di Casertace
CASERTA – Abbiamo preso atto della nota scritta di suo pugno dalla dottoressa Titti Tagliafierro, amministratrice unica della società che gestisce il Nowhere Gallery. Per quel che ci riguarda, avendo compiuto ulteriori accertamenti sui fatti accaduti, possiamo ora dire che la Guardia di finanza ha comunque assunto un provvedimento di cui la dottoressa Tagliafierro non scrive, ossia lo sgombero immediato di tutti gli ospiti della discoteca nella serata organizzata, così come specifica l’amministratrice, da un organizzatore esterno che aveva affittato il locale.
Questo, dunque, il provvedimento adottato. Ciò non significa che le indagini delle Fiamme Gialle sono terminate. Bisognerà analizzare il contratto tra la società che gestisce la nota discoteca e il privato che per quella sera l’ha fittato.
La verifica servirà a capire se a carico del locatario ci fosse anche il rispetto delle norme di sicurezza, a partire da quelle sulla capienza massima del locale. Da questi accertamenti, potrebbe scaturire anche l’attestazione di responsabilità relative all’accaduto.
Il contratto è un negozio giuridico e va stipulato nel rispetto delle codice e delle norme. Ci spieghiamo meglio con la dottoressa Tagliafierro. Chi indagherà farà una trasposizione, ovviamente solo virtuale, di un eventuale incidente o incendio scatenatosi quella sera. La trasposizione consisterà anche nell’imitazione di quelle che sarebbero state le attività della magistratura inquirente rispetto a chi non avrebbe garantito le norme di sicurezza.
In poche parole, chi ha fittato il Nowhere sapeva il numero di persone che potevano stare nella discoteca e ha acconsentito che ce ne fossero tot al quadrato, oppure non sapeva il numero massimo di persone ospitabili in quel locale. Ecco perché la pur gradita precisazione della dottoressa Tagliafierro è carente di contenuti che noi, dalla posizione terza di un giornale come il nostro, che non ha alcun problema a riconoscere di aver utilizzato, sbagliando, la parola sequestro, che per il momento non c’è stato, ha l’esigenza di andare in fondo alla vicenda.