Dolore o affaticamento strutturale? Impara a distinguerli
16 Luglio 2025 - 13:31

Nei momenti di allenamento intenso oppure quando si pratica uno stile di vita attivo fisicamente, non è raro avvertire fastidi muscolari o dolori. Per evitare infortuni devi saper distinguere tra un allarme strutturale o un semplice affaticamento, questo fa la differenza tra una buona progressione e un cattivo infortunio.
Dietro a un fastidio muscolare non si nasconde soltanto un semplice dolore, ma è a tutti gli effetti un campanello d’allarme che merita tutta la tua attenzione e l’interpretazione corretta: in poche parole è un segnale che non devi mai sottovalutare.
Anche l’equilibrio nutrizionale serve per evitare il fastidio muscolare, alcuni micronutrienti come il metilfolato con vitamina B9 svolgono una funzione importante nel metabolismo energetico, essenziale per la riparazione dei tessuti dovuta ai carichi elevati degli sforzi.
La carenza dei nutrienti giusti contribuisce al malfunzionamento di tutto il sistema nervoso e quindi favorisce la difficoltà del recupero muscolare, generando fastidio o veri e propri dolori.
Il dolore muscolare è una risposta normale o un campanello d’allarme che non devi ignorare?
Dopo gli allenamenti intensi o fuori dalla routine, è possibile il manifestarsi di dolori muscolari a insorgenza ritardata, che arrivano anche dalle 24 alle 72 ore successive allo sforzo: questi sono legati a microlesioni delle fibre muscolari.
Se avverti un tipo di dolore sordo, diffuso che tende a migliorare con tecniche specifiche di movimento leggero, allora si tratta con tutta probabilità di un fastidio muscolare.
Quando il dolore è acuto, a tratti anche pungente e il fastidio si concentra su uno specifico punto del corpo, in questo caso si tratta di una lesione più seria o di uno stiramento. A questo punto devi contattare un fisioterapista e sospendere le attività fisiche.
Per riconoscere il dolore articolare, fai attenzione allo squilibrio strutturale
Se avverti fastidi e dolori localizzati nelle articolazioni, quindi parliamo di spalle, ginocchia, caviglie, per giunta accompagnati da gonfiori o rigidità della zona colpita: non devi assolutamente sottovalutarli.
Questo tipo di dolore indica un’infiammazione causata da uno stress ripetuto attraverso posizioni scorrette o carichi eccessivi. A differenza del dolore muscolare, quello articolare non migliora con il movimento.
Ricorda sempre che anche l’equilibrio nutrizionale è un fattore chiave per mantenere un’ottima salute strutturale.
Affaticamento metabolico: i segnali da non sottovalutare
Quando parliamo di fastidi e dolori non possiamo ricondurre tutto a una questione di sforzi, ma le cause potrebbero provenire da un’alimentazione scorretta in generale o per il tipo di attività fisica che si svolge.
I segnali che non devi sottovalutare per capire se soffri di un affaticamento metabolico sono la letargia, il sonno disturbato, i cali di concentrazione e rendimento, tutti segnali di sovrallenamento e carenze di nutrienti. In questo caso potrebbe dipendere da carenze di vitamina D, ferro, magnesio o metilfolato: com’è stato già accennato, questi nutrienti sono essenziali per la produzione di energia e la funzione mitocondriale.
Dai calciatori impegnati in un calendario senza tregua ai professionisti di body building, passando per chi svolge attività fisica o sport a livello amatoriale, tutti devono imparare a distinguere dolori muscolari, articolari e affaticamento metabolico. Questa resta sempre una risorsa importante per mantenerti in forma ed evitare di peggiorare fastidi che potrebbero trasformarsi in infortuni più pesanti.