E’ L’ORGIA DELLO SPRECO. Consorzio Idrico: nomine, un direttore over 100 mila, consulenze. Di Biasio, Graziano e Zannini no limits

31 Ottobre 2019 - 19:57

CASERTA (g.g.) – Il Consorzio idrico di Terra di Lavoro era un merdaio dieci anni fa, un merdaio cinque anni fa e un merdaio ancora più grande ed esteso oggi. E la parola non è eccessiva, perché se si mettessero insieme, in fila, le centinaia di articoli che questo giornale ha scritto in quasi due lustri, chi li legge dovrebbe valutare due ipotesi: CasertaCe è un giornale di ignoranti, folli, scriteriati, eccetera; oppure nelle condutture del Consorzio idrico non scorre acqua ma, per l’appunto, merda. Della messe impressionante di debiti abbiamo scritto di tutto e di più. Diciamocela tutta, anche in questo caso, come capita per i consorzi di bonifica, è la Regione Campania che oggi e anche ieri, con governi di diverso colore politici, a compiere la scelta più scellerata, privando le proprie casse della disponibilità di incassare soldi da gestire in servizi, infrastrutture e occupazione, pur di mantenere in piedi i carrozzoni. Si

potrebbe commissariarli con organismi autenticamente tecnici. Ma non lo si fa, perché un tempo Grimaldi, Polverino ecc, quelli del centro destra, oggi la coppia sprint della lottizzazione selvaggia, formata da Stefano Graziano e Giovanni Zannini, devono spolpare fino all’ultimo brandello con la regione che tiene ferma la creditrice di sempre, cioè Acqua Campania, per quanto riguarda l’idrico. Perché ai governanti regionali, ai Caldoro prima e i De Luca oggi, i loro sottoposti, i già citati Grimaldi, Polverino, Zannini, Graziano, ecc, non interessa un tubo di recuperare, attraverso la gestione commissariale, almeno qualcosa del mastodontico debito accumulato dal Consorzio idrico. Queste sono persone che vivono la loro missione politica solo ed esclusivamente in termini di potere individuale, di mantenimento di uno status quo che diviene status symbol, di stipendi sontuosi che permettono loro di fare la vita brillante, senza lavorare, potendo scegliere giorno per giorno se andare nelle sedi regionali o se spegnere il telefonino e dedicarsi al sollazzo, ben finanziato dalle carte di credito piene zeppe di quattrini. Pensate che dopo l’incredibile denuncia, piena zeppa di notizie di reato, dell’ex presidente dei Revisori dei conti De Lucia, si siano fermati? Assolutamente no. Stefano Graziano ha messo un proprio uomo, di sua strettissima fiducia, a fare il direttore generale. Il presidente Pasquale Di Biasio ne è rimasto entusiasta al punto da stringere con il nuovo capo della struttura organizzativa, Maurizio Desiderio, un rapporto personale, che lo porta spesso e volentieri a mostrare il proprio affetto attraverso il dono delle migliori prelibatezze casertane, a partire dalla mozzarella di bufala, che Desiderio, tornando a Roma, reca con sé e ed offre all’entusiasmo dei suoi amici. Il direttore costa, per quanto riguarda lo stipendio, circa 88 mila euro lordi. Insomma, 50 mila euro netti, spicciolo più, spicciolo meno, che equivalgono ad un netto in busta paga superiore ai 4 mila euro mensili. Puliti, pulitissimi, anzi, ampiamente integrati. Perché tutte le spese sostenute per raggiungere la sede, per il vitto, per l’alloggio, finanche per i caffè (non ne parliamo proprio dei pranzi e delle cene) sono tutti a carico del Consorzio. Una vita che piace a questo Desiderio, se è vero come è vero e come abbiamo scritto nei giorni scorsi, che ha chiesto un preventivo ad un lussuoso albergo milanese dove si è trovato molto bene, allo scopo di stipulare una convenzione con il Consorzio. Roba da pazzi.

Ma su questo argomento specifico, poi, torneremo nei prossimi giorni. Ora andiamo avanti con lo spendi e spandi. Di recente, è stato messo in funzione un impianto di videosorveglianza interno, al costo di 30 mila euro. E’ stato stipulato un contratto per l’informatizzazione dell’ente, in sostituzione di quello già esistente, per un importo di circa 80.000 euro, oltre variazioni in corso di opera. E’ stato istituito l’ufficio di staff del Presidente del Consorzio, che conta 3 unità operative, con costi per compensi e spese accessorie.

E’ stato istituito l’Organo di Vigilanza, in cui sono stati nominati con scelta politica e lottizzatoria, Paolo Conte, Giovanni Maresca e Giustina Zagaria, che poi nei giorni prossimi andremo a collocare.

E’ stato istituito l’Organo di gestione che conta 3 unità operative, inoltre, stipulato un contratto con un nuovo Consulente del Lavoro in sostituzione del servizio della IT Systems, due scelte che ha portato costi per compensi e oneri accessori. E’ stato sostituito il servizio di pulizia e sanificazione passando dai precedenti 500 euro al mese, quadruplicando i costi, circa 2.000 euro/mese.

Tanti servizi che prima erano svolti dal personale interno sono stati esternalizzati, affidandoli alla Publiservizi srl. La critica situazione economico-finanziaria impedisce il pagamento dei fornitori che si vedono costretti a procedere con ingiunzioni di pagamento alle quali l’ente risponde con affidamento delle relative pratiche alle consulenze legali esterne e con patteggiamenti finali, tutto a scapito dell’azienda CITL. E’ stato istituito il servizio di Portavoce del Presidente, che propone la Rassegna stampa giornaliera, con costi mensili ed oneri accessori relativi. Il C.d.a. conta 5 membri, che comportano compensi mensili. Stessa cosa per l’assemblea dei soci, che conta 2 unità  e per il Collegio dei (3) Revisori.

Per stasera ci fermiamo qui, ma siamo solo all’inizio.