ESCLUSIVA. CAMORRA & PNRR. È di un Capaldo l’impresa sequestrata dall’Antimafia. Appalti a Casal di Principe, la curiosità sull’ingegnere Vincenzo Cenname e su un “affidamentuccio”…

22 Aprile 2024 - 19:30

Nei guai anche un amministratore giudiziario. Al momento dobbiamo ancora mettere insieme tutte le informazioni necessarie per fare una completa analisi della decisione emessa dalla DDA di Napoli ed eseguita dalla DIA, ma iniziano ad emergere alcuni dettagli non esattamente esaltanti sulla gestione di gare e affidamenti nella nostra provincia

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AGG 23.04.2024: “Errore di Cenname, Pietravairano estranea” (LEGGI QUI)

CASERTA (g.g./l.v.r.) – Ad essere sequestrata è la società Idea Lavoro srl con sede a via Bentivoglio, a Roma, ma che, per la Direzione Investigativa Antimafia, si tratta di un’impresa con il cuore e la mente nell’agro Aversano, utile a preservare gli interessi economici di uomini legati alla fazione di Michele Zagaria del clan dei Casalesi.

Come già scritto poco fa, la società Idea Lavoro, che aveva come legale rappresentante Emanuele Capaldo, forse congiunto di quei Filippo, Nicola e Mario Francesco Capaldo, nipoti del boss Michele Zagaria, è stata sequestrata d’urgenza con provvedimento emesso dalla Procura della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Stando al comunicato della DIA, la società Idea Lavoro rappresenterebbe una persona giuridica nata dalle ceneri di un’altra società sequestrata in quanto popolata da persone con connessioni con il clan

dei Casalesi. In poche parole, i soci di Idea Lavori sarebbero persone insospettabili che però, alla luce delle indagini della DIA, svolgerebbero solo una funzione di sostituzione di teste di legno, dei soci della precedente impresa che sarebbero i titolari di fatto anche di Idea Lavoro

Una buona notizia che arriva dal comunicato è che finalmente si inizia ad aprire gli occhi sulla vita e le opere degli amministratori giudiziari, monitorate da CasertaCe da molto tempo, anche con il racconto di casi specifici, soprattutto relative a società ritenute sotto il controllo di un altro imprenditore noto di Casal di Principe, Raffaele Pezzella. Risulterebbe indagato anche l’amministratore giudiziario della società precedente a Idea Lavoro.

E ci piacerebbe sapere come questa ha vissuto sotto ad un soggetto che rappresenta lo Stato, dopo che viene nominato da un tribunale.

L’Antimafia ha contestato violazioni della normativa penale all’amministratore giudiziario della precedente società per non avere adottato gli strumenti di controllo per la gestione dei mezzi delle attività che erano stati affidati alla sua custodia.

Dal dicembre del 2022 ad oggi, la Idea lavoro ha ricevuto affidamenti dal valore a base d’asta superiori a 2 milioni e 600 mila euro.

La società, nata a inizio del 2022, sarebbe stata capace nel giro di un anno e mezzo di accaparrarsi almeno cinque appalti pubblici, di cui tre, i più importanti, finanziati dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, l’ormai noto PNRR. In effetti, gli affidamenti sarebbero sei, visto che questi sono riportati dal sito dell’Anac, che abbiamo consultato.

Uno di questi riguarda lavori di realizzazione della mensa di Casal di Principe, aggiudicazione effettuata dalla commissione di gara, presieduta dall’allora dirigente dell’Ufficio Tecnico, Vincenzo Cenname.

Particolare curioso è che lo stesso Cenname, segnalato dall’Anac come in servizio nell’Ufficio Tecnico del comune di Pietravairano, ha attribuito un incarico diretto da 1.800 euro proprio alla Idea Lavoro. Se il sito dell’Autorità anticorruzione non riporta stranezze, sarebbe un ritorno per l’ex sindaco di Camigliano nel comune dell’alto Casertano a meno di dieci anni dall’ultima determina, più o meno.

A Casal di Principe, invece, la società di Capaldo sta lavorando alla mensa della scuola Dante di via Omero. Un appalto dal valore di 556 mila euro, aggiudicato negli ultimi mesi del 2023.

Altri tre lavori sono stati aggiudicati nel mese di febbraio scorso dalle amministrazioni comunali di Pietravairano e Villa di Briano per un valore complessivo di 23 mila e 800 euro.

In queste tre occasioni, i responsabili del procedimento, Silvio Luigi Cecoro per il comune di Villa di Briano e, come detto, Cenname, come riporta il sito dell’Anac, hanno scelto per piccoli lavori di manutenzione della rete idrica e di manutenzione delle strade pubbliche la società Idea Lavoro tramite affidamento diretto, ritenuta dalla DIA guidata indirettamente da soggetti sotto processo perché accusati di essere uomini del clan Zagaria.

Fa specie pensare che lavori da 790 mila euro, aggiudicati dall’amministrazione comunale di Casalnuovo attraverso una procedura di gara gestita dalla stazione unica appaltante di Napoli Uno, fossero serviti alla riqualificazione di piazza Siani, ovvero di un luogo dedicato a un giornalista ammazzato proprio dalla camorra.

Per quanto riguarda l’appalto più sostanzioso, questo riguarda la costruzione di un micronido nel comune di Saviano dal valore di oltre un milione di euro. La gestione della procedura di gara fu affidata dal comune napoletano alla Centrale unica di committenza nolana, luogo amatissimo soprattutto dai sindaci dell’agro Aversano e di cui abbiamo scritto e non poco (IERI L’ULTIMO ARTICOLO).

In questo caso, sempre dati Anac alla mano, si è trattata di un’aggiudicazione con una sola offerta presentata su 10 inviti mandati dalla Cuc del responsabile di gara Angelo Gambardella, ovvero la critica più forte che CasertaCe ha portato a questa stazione appaltante tanto scelta dalle amministrazioni casertane.