Stavolta DDA e DIA non hanno dovuto fare molta fatica. La società sequestrata per connessioni con i Casalesi è dei nipoti di Raffaele Capaldo O’ Marchese, uomo di Zagaria

23 Aprile 2024 - 14:36

CASAPESENNA – Il pezzo che mancava alla ricostruzione dell’operazione con cui la DIA, con il mandato della DDA, ha sequestrato d’urgenza la Idea Lavoro e di cui via abbiamo raccontato in esclusiva (CLICCA E LEGGI) tanti particolari, è poi arrivato.

L’impresa precedentemente utilizzata, secondo i magistrati antimafia, per nascondere i rapporti tra chi inizialmente ne deteneva il rapporto e il clan dei Casalesi si chiama Cogecap, anch’essa a suo tempo sequestrata.

Il suo dominus era Raffaele Capaldo, 69enne di Casapesenna, detto o’Marchese, sotto processo per connessioni con la fazione di Michele Zagaria del clan dei Casalesi.

La società Idea Lavoro ha come legale rappresentante Emanuele Capaldo, nipote di Raffaele, così come lo è Alfredo Capaldo, che pure opera al suo interno.

Insomma, non è stato difficile collegare quest’azienda ad un personaggio ritenuto significativo del clan. In passato abbiamo letto e anche scritto di modalità molto più complicate da stabilire nella relazione tra titolari di fatto e titolari di diritto, che possiamo tranquillamente definire teste di legno. In questo caso, zio e nipote, in pratica un gioco da ragazzi.

In questa vicenda è stata attenzionata anche la posizione di Giovanni Gogliettino, casertano, amministratore giudiziario della Cogecap. E anche questo è molto interessante per noi di CasertaCe, visto che da mesi e mesi segnaliamo comportamenti a dir poco discutibili da parte di amministratori giudiziari posti al comando di società giudiziarie. Particolarmente rilevanti sono i nostri articoli all’imprenditore di Casal di Principe pluriindagato ed plurimputato Raffaele

Pezzella.

Chiudiamo con quanto riguarda l’affidamento di cui scrivevamo ieri relativo a Pietravairano. Aldo Zarone, marito della sindaca, nonché ex vice sindaco e figlio del precedente sindaco (Francesco Zarone) del comune casertano, ci fa sapere l’amministrazione comunale non ha mai affidato attività alla Idea Lavoro, come invece emergeva dal sito dell’Anac.

Specifica sempre Zarone che il dirigente Vincenzo Cenname avrebbe sbagliato ad inserire il codice identificativo di gara sul sito dell’autorità anticorruzione, segnalando Pietravairano, precedente comune in cui aveva lavorato, e non Casal di Principe quale amministrazione affidataria dei lavori all’impresa dei Capaldo.

Quanto avete appena letto sarebbe stato anche messo nero su bianco tramite una PEC, la quale, però, non abbiamo letto.