ESCLUSIVA S.MARIA C.V. Nella fabbrica di Campochiaro un’impresa che illegalmente tratta carta e plastica. Poi una pompa di benzina e un ingegnere misterioso di Lusciano

15 Agosto 2018 - 12:53

SANTA MARIA CAPUA VETERE (TP) – Solo un’inchiesta giudiziaria potrà chiarire, nei prossimi giorni, quello che ha tutti contorni di uno grosso scandalo ambientale e non solo che coinvolgerà nomi di noti amministratori che hanno dato facili concessioni a imprenditori compiacenti. Tutto è partito da un semplice controllo dei vigili urbani in via Napoli dopo l’ordinanza del Prefetto per l’incendio a Pascarola.

Gli uomini della Municipale hanno scoperto che c’era un’azienda, la Logeco Srl (amministratore Daniele Giliberti) che si occupa del riciclo di carta e plastica, che alcuni anni fa aveva acquisito anche l’azienda di conceria della famiglia Campochiaro (dopo il fallimento) e operava proprio in quel posto senza avere la Scia, ovvero l’autocertificazione che apre la strada alla concessione.

Inoltre a seguito dei sopralluoghi effettuati dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, unitamente ai Carabinieri del Noe di Caserta, sono state rilevate difformità rispetto alla vigente normativa in materia di prevenzione incendi.

Il sindaco Mirra, quindi predisponeva l’immediata rimozione del materiale presente all’interno della struttura e la vigilanza continua, a cura della stessa Logeco srl, dell’area in cui viene svolta l’attività. Ma non è finita qui.

Ora viene la parte più allarmante. I vigili urbani hanno poi rilevato che a confine di questa azienda è stata realizzata una grossa struttura che a giorni deve essere inaugurata. Si tratta di un grosso distributore di carburante, con denominazione “Marzia”, che fa capo ad una nuova catena di stazioni di servizio che sono sorte in poco tempo tra Casal di Principe, San Cipriano e Pastorano.

La domanda  che si sono fatti gli uomini della polizia municipale è stata la seguente: come sia stata data un’autorizzazione a questo tipo di attività con materiale infiammabile e poi confinante con una ditta che si occupa di riciclo carta e cartone.

Una piccola scintilla avrebbe procurato un inferno di fuoco. Ricordiamo che per aprire un’attività del genere bisogna che si approvi un progetto. Il progetto del distributore di carburante di via Napoli  sembra essere stato realizzato da un ingegnere di Lusciano che poi avrebbe ottenuto tutti i permessi dell’ufficio tecnico del Comune di Santa Maria Capua Vetere e non solo, anche di altri organi regionali. Ci sono state negligenze, abusi?

Questo ora lo scopriranno sicuramente gli organi competenti, titolari dell’azione penale, quella Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere a cui i vigili urbani (che svolgono anche, in diverse circostanze, funzione di Polizia Giudiziaria) hanno fatto relazione.