EX CONSORZIO IDRICO: altra cascata di incarichi e di consulenze per il concordato preventivo. La nomina del professore Capalbo? Inopportuna perché il fratello è un giudice
9 Giugno 2025 - 18:34

I NOMI. Stesso discorso per le super consulenza, anche in questo caso confermate, di Gabriele Trombetta in quanto si tratta del nipote diretto del sindaco di Marcianise ossia del comune che ha in mano il 27%delle quote cioè la porzione più grande. Leggete poi le direttive fantascientifiche che Capalbo da a dipendenti e consulenti esterni per presentarsi davanti ai creditori e davanti ai giudici del tribunale fallimentare di SMCV
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CASERTA (g.g.) Nessuno discute le qualità accademiche di Francesco Capalbo professore all’università del Molise. Non è la prima volta che viene coinvolto in attività dell’ex consorzio idrico da cui legittimamente riceve parcelle molto importanti, significativamente lucrose.
Non sappiamo se Gabriele Trombetta ex assessore della giunta Velardi a Marcianise ma soprattutto nipote diretto dell’attuale sindaco Antonio Trombetta, sia la causa di Capalbo oppure ne sia l’effetto. Tutto sommato mai come in questo caso non è fondamentale stabilirlo Dato che entrambi da tempo intascano quattrini importanti dalle casse esauste dell’ex consorzio oggi chiamato ITL spa. Tanto esauste da dover dichiarare un prefallimento con richiesta di accedere alla procedura di concordato preventivo sotto l’egida del tribunale fallimentare di SMCV. Noi sosteniamo un’altra cosa e non c’è niente di personale: un ente pubblico qual è ITL spa il cui capitale è nelle mani di diversi comuni della provincia di Caserta e di cui proprio quello di Marcianise è riferimento fondamentale essendo titolare di circa il 25 o 27% delle quote – anche questo non è fondamentale stabilirlo con precisione – non può arruolare come suo super consulente il nipote di colui che ha non quale privato cittadino o come privato imprenditore ma in nome e per conto di un comune le quote di azionista di riferimento dell’ex consorzio. Semplicemente sbagliato, semplicemente ciò getta una cattiva luce sia sul professionista Gabriele Trombetta,
E’ assolutamente inopportuno poi che l’ITL SPA ex consorzio idrico faccia guidare tutta la procedura del concordato preventivo che implicherà anche contatti formali con il tribunale fallimentare di SMCV da un congiunto di un giudice che opera oggi nell’area giudicante della sezione campana della Corte dei Conti. Il giudice in questione è Ferruccio Capalbo e a nostro avviso non va assolutamente bene che l’ITL abbia incaricato suo fratello per guidare questo delicato procedimento che potrebbe anche portare al fallimento a nostro avviso stra meritato per il milione di cose che abbiamo scritto in questi anni su quello che è il più vergognoso tra i già vergognosi carrozzoni della sotto politica, del sotto governo gestito dal solito noto ovviamente ci riferiamo al consigliere regionale indagato Giovanni Zannini che nel consorzio idrico ha fatto il bello e il cattivo tempo facendo assumere con procedimento di dubbia legittimità persona di sua stretta osservanza come ben conoscono i lettori di CasertaCe. Ma si va avanti e nelle scorse settimane Francesco Capalbo ha scritto una bella mail manco a dirlo a tutti quelli che dentro o attorno al consorzio hanno costruito delle rendite di posizione frutto di processi tutt’altro che meritocratici e dicendo ciò non mettiamo, ancora una volta, minimamente in discussione le qualità personali e professionali di chi è stato comunque beneficiato dalla grazia della spinta e delle spintarelle della politica
Capalbo scrive a Pasquale Iaderesta, Rosalba Zanni, Antonio Licciardi, Tommaso Zottolo. Poi a Raffaela Rivetti e Costanza Esposito stra pupilla, quest’ultima, di Giovanni Zannini
Ma questa comunicazione è inviata anche al plotone di consulenti che poi, conti quanti ne sono, e capisci pure perché l’ex consorzio idrico sta fallendo. Naturalmente la lista è aperta dal solito Gabriele Trombetta seguito da Nicola Rascio altro professore evidentemente reclutato da Francesco Capalbo e nome tutt’altro che insignificante in quanto docente di procedura civile alla Federico II, non sappiamo se anche per qualche merito acquisito dal cognome che porta, quello di un grande docente e barone di un tempo, dell’ateneo federiciano. E ancora un nome e un cognome immancabili quando si tratta di incarichi del consorzio idrico ossia Luigi Maria D’Angiolella nel cui studio ha anche operato e non sappiamo se ancora opera oggi Margherita Di Biasio, figlia del presidente del consorzio Pasquale di Biasio e che oggi indossa la fascia tricolore del comune di Carinola in nome e per conto del papà. L’ultimo nome che lavora singolarmente è quello di un tal Antonio Menale da noi non ancora identificato. Gli ultimi tre appartengono alla squadra di Francesco Capalbo e sono Luca Cerasuolo, un tal Di Palma e un tal Piccolo
Stabilita la squadra ecco in linea di massima le direttive trasmesse dal “condottiero” Francesco Capalbo in vista della procedura relativa al concordato preventivo
La prima raccomandazione è di carattere tecnico: creare una casella di posta elettronica certificata dunque una Pec. Le credenziali della stessa dovranno essere fornite anche agli advisor. Questa Pec oggi è il 9 giungo e possiamo ritenere che sia operativa già dall’inizio dell’ultima decade di maggio. Ottimisticamente Capalbo immagina anche un nome da dare alla Pec: [email protected]
Seconda raccomandazione. E’ chiaro che il piano per rendere il concordato preventivo credibile debba contenere fatti credibili sul terreno di un’autentica volontà di risanamento. E qui ci viene un po’ da ridere perché Capalbo chiede di redigere una relazione di allacci abusivi con la signora Iaderosa impegnata in prima battuta alla stesura della relazione. La cosa ci fa un po’ ridere perché se non andiamo errati il presidente De Biasio siede sulla sua poltrona da 15 anni o addirittura qualcosa in più. Mai nulla è stato fatto seriamente sul fronte degli allacci abusivi né Di Biasio né i consigli di amministrazione al di là di qualche dichiarazione d’intenti hanno prodotto nulla. Ora questo presidente dovrebbe essere colui che dopo aver determinato il disastro economico finanziario del consorzio anche disinteressandosi di queste problematiche arriva davanti ai creditori e davanti ai magistrati della fallimentare e dice “guardate qua io ho un piano infallibile per beccare tutti quelli che rubano l’acqua al consorzio” niente di personale ma questa è una cosa assolutamente ridicola.
E diventa ancora più ridicola nel momento in cui si va nel merito, nelle specificazioni di contenuto chieste da Capalbo: i comuni selezionati per far partire questo progetto di legalizzazione degli allacci. Andrebbe indicato il metodo che sarà utilizzato per individuare gli allacci abusivi che ovviamente dovrà essere credibile, serio, attuabile. Alla luce di questo lavoro dovrebbe essere individuato il numero degli allacci abusivi e tre stime: una relativa al tempo che occorrerebbe per la regolarizzazione, una relativa ai costi della regolarizzazione e una alla quantità di acqua e conseguentemente dei ricavi. Evidentemente Capalbo non ha capito come sta combinato il consorzio. Per avere questi numeri seri occorre secondo noi un paio di secoli. Per cui può anche spedire una nota segreta e riservata in cui dice che ci mettessero tre quattro cifre a casaccio e così si sfida la fortuna, perché magari qualcuno ci crede.
Terza raccomandazione. Non ne parliamo proprio dell’ulteriore indicazione che porta a un obiettivo ai limiti del fantascientifico ossia acqua in ingresso e rapporti con la Regione che è l’ente deputato a erogare questo fondamentale servizio. Le modalità con cui il rapporto tra Regione e diciamo noi precedentemente Acqua Campania che ha caricato di quasi 200milioni di euro di debiti il citato consorzio andrebbe sostituito con nuovi contatori-misuratori a valle di quelli regionali. La quarta e ultima raccomandazione riguarda l’emungimento dell’acqua e coinvolge l’architetto Fiorillo con una particolare attenzione a quelli relativi ai consti al metro cubo del 2025 In questo consorzio che dovrebbe diventare una roba danese, svedese, con conseguente trasformazione genetica di Di Biasio e Zannini viene chiesto la determinazione del costo per l’emungimento e alcuni dati recenti relativa al 2024/2023 per la stima della quantità di acqua ceduta alla Regione, Nella determinazione di questi costi bisognerebbe tener conto anche dell’installazione dei pannelli solari finalizzati a risparmiare energia elettrica.
Professore Capalbo: ma secondo lei se questi qua erano buoni a fare la metà della metà di quello che lei chiede venga fatto con capacità tecniche precise, pregevoli avrebbero fatto invece 200milioni di euro di debiti?
A questo punto, faccia lei