FINE DEL TORMENTONE. Pasquale Crisci (pare) si è dimesso da tutte le cariche in vista dell’udienza al tribunale del Riesame. IL DOCUMENTO
17 Gennaio 2023 - 20:32
È stato sicuramente consigliato in tal senso dall’avvocato difensore e di fiducia, Carlo De Stavola
CASERTA (g.g.) – Chiudiamo questo tormentone, che ci siamo già pentiti di aver riattivato stamattina (leggi qui).
Eravamo rimasti a circa due ore fa, quando la Prefettura di Caserta aveva dato notizia della sospensione di Pasquale Crisci, vicepresidente della Provincia arrestato giovedì scorso, dalle cariche di consigliere comunale di Santa Maria a Vico e consigliere provinciale.
Un provvedimento (CLICCA E LEGGI) che determinava automaticamente la sospensione, non sancita dal Prefetto, ma avvenuta di fatto, dalla suddetta carica di vicepresidente.
Ora, saltano fuori delle righe, a quanto pare autografe, scritte dallo stesso Crisci e consegnate al suo legale di fiducia, Carlo De Stavola, l’unico, insieme agli stretti familiari, a poterlo incontrare all’interno del carcere di Secondigliano in cui è recluso.
Con questo scritto che pubblichiamo in calce si dimetterebbe dalle sue cariche.
È evidente che questa decisione sia avvenuta anche su consiglio del proprio avvocato difensore, De Stavola, in funzione dell’udienza che si terrà di qui a poco al tribunale del Riesame di Napoli.
È chiaro che l’abbandono di ogni carica ricoperta può incidere sui motivi cautelari, soprattutto su quelli relativi alla reiterazione del reato e all’inquinamento delle prove. Ovviamente ciò potrà tornare utile a Crisci nel momento in cui il Riesame non dovrebbe ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, legati all’aggravante mafiosa, prevista dall’articolo 416 bis comma uno, già articolo 7 della legge del 1991 in materia.
Se questa aggravante dovrebbe reggere in sede di Riesame, Pasquale Crisci, al massimo, potrà aspirare solo ad una riduzione del carico cautelare, magari passando dall’attuale arresto in carcere ai domiciliari.