FOLLIA A CASERTA. Franco Biondi ha firmato una determina agli arresti domiciliari. O c’è qualche dipendente sbadato o questo è un reato

15 Luglio 2024 - 14:41

Una proroga da 30 mila euro alla cooperativa Terzo Millennio è stata firmata dal dirigente Franco Biondi il 28 giugno, il giorno in cui il Tribunale del Riesame stava decidendo sulla sua misura cautelare. E allora i casi sono due, o qualcuno, forse per abitudine, ha messo il nome di Franco Biondi tra i firmatari, oppure è un documento pubblico post datato e quindi è un falso

CASERTA (luigi v. repola) – Da molti anni gira questa voce su Franco Biondi, dirigente del comune di Caserta: al funzionario non dispiace venire a lavorare nei giorni festivi o prefestivi, per sistemare gli ultimi documenti in solitudine o quasi.

Chi non ha una buona considerazione del dirigente, pensa che questi siano i giorni in cui la cucina degli orrori, come abbiamo definito da anni l’Ufficio Tecnico del comune di Caserta, operi le attività, diciamo così, più estrose.

Per altri, si tratta di un modus operandi non particolarmente diverso da quello compiuto da tanti altri dirigenti che, per cercare di restare al passo con i tempi previsti dalle leggi sui finanziamenti, ad esempio quelli europei, PNRR e non solo, utilizzano anche giornate tecnicamente festive per recuperare.

Se questa abitudine stacanovista di Biondi fosse confermata, forse, però, andare

a firmare un documento in un giorno in cui è recluso agli arresti domiciliari, forse, sarebbe un po’ esagerato.

Come sanno bene ormai i nostri lettori, un mese fa il dirigente Biondi, il suo collega in pensione e poi richiamato in servizio, Giovanni Natale, parente del sindaco Carlo Marino, l’assessore Massimiliano Marzo, il dipendente comunale Giuseppe Porfidia e l’imprenditore Gioacchino Rivetti sono stati arrestati e reclusi agli arresti domiciliari perché accusati di aver messo in piedi un’attività di corruzione elettorale. Ricordiamo che, tra gli altri, è indagato – sempre a piede libero – anche il vicesindaco Emiliano Casale.

Il primo luglio scorso, poi, Franco Biondi è stato liberato dal tribunale Riesame, tornando ad essere una persona libera e arruolabile all’ufficio tecnico del Comune di Caserta, visto che era stato sospeso dal momento del suo arresto dal sindaco Carlo Marino.

Non certo una sospensione per motivi di opportunità morale, bensì perché tecnicamente Biondi non poteva raggiungere gli uffici comunali, essendo agli arresti domiciliari.

Franco Biondi è stato liberato dal tribunale di Riesame il giorno primo luglio, lunedì, con l’udienza celebratasi il 28 di giugno, venerdì.

Giusto per confermare il fatto che la sospensione fosse meramente tecnica e non legata a motivi di opportunità morale, l’8 luglio scorso il sindaco Carlo Marino riconferisce l’incarico di dirigente all’ingegnere Biondi, facendo tornare in pratica tutto come prima, come abbiamo scritto in un articolo pubblicato lo stesso otto luglio dal direttore Gianluigi Guarino (LEGGI QUI).

Le deleghe precedentemente appartenute a Biondi, nel periodo in cui quest’ultima era agli arresti domiciliari, erano stati divise tra Luigi Vitelli, anch’egli indagato nella vicenda Marzo-Casale, il segretario comunale Salvatore Massi e la dirigente Antonietta Carrella.

Franco Biondi torna in possesso di specifiche deleghe quali Politiche sociali, Programmazione urbanistica, Edilizia privata, Sportello unico per l’edilizia, Politiche sociali e tanto altro solo l’otto di luglio.

Allora qualcuno ci dovrebbe spiegare la determina del 28 giugno 2024, numero 697, che proroga il servizio di rafforzamento alle attività dei servizi sociali per la cooperativa Terzo Millennio, a firma del dirigente Franco Biondi che, ripetiamo, in quel giorno era agli arresti domiciliari e stava aspettando che i suoi legali lo informassero sul destino della misura cautelare ai suoi danni in un’udienza che si stava celebrando in quelle stesse ore.

Quindi, i casi sono due. Mettendo la parte di ipotesi che Biondi si sia recato sul comune di Caserta e abbia firmato questo documento il 28 giugno, tra l’altro violando gli arresti domiciliari, oltre che compiendo un atto che non poteva fare, visto che le deleghe gli erano stato tolte, o c’è qualcuno al comune di Caserta che, dopo anni di dominio incontrastato, mette il nome di Franco Biondi quale firmatario del documento in maniera meccanica, automatica, al pari di un riflesso condizionato, oppure si tratta di un documento post datato, ovvero firmato dopo il 28 giugno ma che invece porta questa data.

E questo potrebbe essere un reato, cioè falso in atto pubblico, compiuto quando un pubblico ufficiale redige un documento con all’interno di dichiarazioni omesse, alterate o false.

Come detto, noi non sappiamo cosa sia successo e non possiamo darlo per certo.

Però, esiste una funzione del programma Adobe Reader, storico sistema di lettura dei file in formato PDF che, sottoponendogli la determina del 28 giugno, segnala la sua creazione in un altro giorno: il 10 luglio 2024 alle 12:15.

Potrebbe essere una copia del documento del 28 giugno, per questo datata come creazione il 10 luglio? Non siamo dei tecnici, ma ci informeremo.

Qualora l’amministrazione comunale di Caserta vorrà spiegarci questo caso, compiendo per la prima volta un’azione di confronto sugli articoli che pubblichiamo relativamente alle azioni dell’amministrazione di Carlo Marino, saremo lieti di saperne di più. Chi vuole leggere e scaricare la determina del 28 giugno (?) può farlo CLICCANDO QUI.