“Furbetti” del cartellino al Comune di PORTICO. In 29 rischiano il carcere. TUTTI I NOMI
13 Novembre 2019 - 11:59
 
                                    				
            PORTICO DI CASERTA – Ventinove imputati, piuā della metaā dellāorganico dei dipendenti del Comune di Portico di Caserta da cinque anni sotto inchiesta ed imputati per falso e truffa. Si tratta degli impiegati comunali che timbravano il badge e poi per intere giornate erano fuori ufficio a svolgere mansioni personali. Ora tutti gli impiegati sono a giudizio e rischiano una severa condanna: il carcere.
I fatti risalgono allāestate 2013 quando essi furono sottoposi ad unāaccurata operazione di monitoraggio con lāapplicazione di telecamere. Tutto nacque in seguito a degli esposti anonimi. Il Pubblico Ministero sammaritano dispose che venissero acquisiti interi tabulati e filmati che oggi dovevano essere proiettati in aula. Poi venne ordinata lāestrapolazione dei dati sensibili dai terminali del Comune, in seguito venne disposta una consulenza informatica ed una consulenza tecnica in merito allā ingente danno allāerario per le ripetute assenze dal posto di lavoro degli impiegati.
Oggi tutti e 39 imputati sono comparsi di nuovo dinanzi alla 3 Sezione Penale ( presieduta dal dott. Giuseppe Meccariello) in prosieguo dellāudienza dibattimentale in istruttoria. E durante la udienza di stamane eā stato sentito un ufficiale di polizia giudiziaria che eseguƬ degli accertamenti e delle acquisizioni dei documenti su delega presso il Comune di Portico di Caserta.
Nella prossima udienza del 29 gennaio eā stata programmata la proiezione dei filmati contenuti nelle riprese delle telecamere che allāepoca vennero installate per captare il comportamento truffaldino degli impiegati imputati e lāaudizione di altri due ufficiali di polizia giudiziaria che fecero delle operazioni di monitoraggio e di pedinamento dei dipendenti sotto controllo. Verranno anche sentiti il tecnico informatico e lāesperto contabile.
Le indagini furono condotte dal Comando Stazione Carabinieri di Macerata Campania agli ordini del maresciallo Baldassarre Nero su delega del Pubblico Ministero dott. ssa Antonella Cantiello. Nutrito il collegio difensivo composto dagli avvocati Gesare Gismundo, Raffaele e Gaetano Crisileo, Alfredo Sorbo, Giuseppe Stellato, Francesco DāAtri e Stefano Vaiano.
A rischiare il carcere e la conseguente perdita del posto di lavoro ben 29 dipendenti che, allāepoca, oltre cinque anni fa, subirono anche la misura interdittiva della sospensione dallā impiego. Si tratta di : Piccirillo Lorenzo, Ventriglia Caterina, Gravante Giuseppe, Castiello Andrea, Asciore Giuseppina, Ienco Antimo, Iodice Giuseppe,Iodice Giovanni,Iodice Carmine, Iodice Emilio, Baiano Antonietta, Piccirillo Sergio, Piccirillo Oscar Luigi, Giannetti Domenico, DāAmbrosio Domenico,Munno Mario, Stefanelli Modestino, Indaco Giovanni, Merola Giuseppina, Merola Francesco, DāAmelio Gianfranco, Rauccio Sebastiano, Pisano Maria Antonietta, Iodice Francesco, Piccirillo Giosueā,Piccirillo Francesco cl. 61, Piccirillo Francesco cl. 54, Grimaldi Andrea e Falcone Alessandra.
