Gli abusi alla CLINICA PINETA GRANDE. Oltre al patron e l’ex ufficiale dell’ospedale militare Vincenzo Schiavone, indagata pure la moglie. Ecco perchè

20 Settembre 2019 - 12:30

CASTEL VOLTURNO(g.g.) Oltre all’imprenditore Vincenzo Schiavone, ex ufficiale medico dell’ospedale militare di Casagiove che a un certo punto della sua vita si congedò, ritenendo, con piena ragione visti i risultati raggiunti, di avere il talento per fare l’imprenditore nella provincia di Caserta che non è come fare l’imprenditore in un’altra provincia italiana, ma soprattutto europea, sul registro degli indagati per la complessa indagine giudiziaria, realizzata dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere e personalmente condotta dal procuratore Maria Antonietta Troncone, è indagata anche la moglie di Schiavone, cioè Annamaria Ferriello.

I capi di imputazione provvisori sono i seguenti: violazione dell’articolo 734 del codice penale, cioè distruzione o deturpamento di bellezze naturali. E ancora, violazione dell’articolo 44 del DPR 380/01, Testo Unico sull’edilizia, (CLICCA QUI PER LEGGERE IL TESTO DEL CITATO ARTICOLO 44) e infine violazione dell’articolo 181 DLGS 42/04 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO IN QUESTIONE) che in pratica riassume quella parte dell’accusa relativa alle dinamiche poco chiare, come capita sempre per questa soprintendenza casertana, attraverso cui la clinica Pineta Grande ha ottenuto il lasciapassare per crear cubature su aree di pregio ambientale, così come è stato fatto precisamente notare in un passo del lungo comunicato stampa con cui la procura della repubblica ha toccato tutti i punti salienti della sua indagine.