Guida alla lettura della bolletta
3 Gennaio 2025 - 10:06
Le bollette, a volte, possono risultare davvero complicate. Ci sono così tante voci di costo, così tante cifre che, nella maggior parte dei casi, ci si limita a leggere l’importo e a pagare quando dovuto. In realtà comprendere la propria bolletta è importantissimo, soprattutto per controllare che non ci siano errori o sprechi.
Attraverso l’analisi delle informazioni riportate, infatti, si può avere maggior contezza dei consumi, saper individuare le anomalie e, infine, valutare se conviene passare ad altro fornitore. Per chi desidera approfondire e confrontare le tariffe, ci sono portali come bollettecasa.it che aiutano, concretamente, a ottimizzare i costi delle utenze e a trovare i fornitori sul mercato più adatti alle proprie esigenze.
Passiamo ora alla lettura della bolletta. Sebbene infatti il formato possa variare tra i diversi fornitori, ci sono diverse sezioni
L’area anagrafica del cliente
La parte iniziale della bolletta riporta i dati essenziali relativi alla fornitura. Tra questi, figurano l’intestatario del contratto e l’indirizzo di fornitura, oltre al codice cliente, un identificativo univoco assegnato dal fornitore, e i codici POD (per l’energia elettrica) o PDR (per il gas), che identificano il punto fisico di consegna dell’energia o del gas.
Questi codici restano invariati anche in caso di cambio di fornitore e sono indispensabili per qualsiasi comunicazione con l’operatore. Nella stessa sezione si trova anche il periodo di riferimento della bolletta, che specifica l’intervallo di tempo a cui si riferisce il documento, e il tipo di contratto, indicando se la tariffa è a prezzo fisso o variabile.
I consumi
Per l’energia elettrica i consumi sono espressi in kilowattora (kWh), mentre per il gas si usano gli standard metri cubi (Smc), spesso convertiti in kilowattora tramite un coefficiente indicato nella bolletta stessa.
La prima cosa importante da verificare è se i consumi sono stati calcolati su letture reali del contatore o stimati dal fornitore. I consumi stimati possono infatti portare a discrepanze che, nel tempo, possono essere regolate con conguagli. Per evitare sorprese, è buona pratica comunicare periodicamente l’autolettura al fornitore.
Nel caso dell’energia elettrica, la bolletta può suddividere i consumi in fasce orarie: la fascia F1 copre le ore di punta nei giorni feriali, la fascia F2 quelle intermedie, e la fascia F3 comprende le ore notturne e i fine settimana. Questo dettaglio è utile per comprendere le abitudini di consumo e valutare la convenienza di una tariffa con più opzioni di orario.
I costi
La spesa per la materia energia o gas naturale rappresenta il costo effettivo dell’energia consumata e può includere sia una quota fissa che una variabile, legata ai consumi. I costi di trasporto e gestione del contatore coprono le spese per il trasporto dell’energia o del gas e la manutenzione del contatore, e sono stabiliti dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).
Gli oneri di sistema, invece, finanziano attività di interesse generale, come il supporto alle energie rinnovabili, mentre le imposte comprendono l’accisa e l’IVA.
Infine molte bollette sono presenti ulteriori informazioni utili, come il riepilogo dei pagamenti precedenti, che indica eventuali importi da saldare o crediti a favore del cliente.
Al termine della bolletta sono presenti le comunicazioni del fornitore, ad esempio relative a variazioni contrattuali o promozioni, oltre a dettagli sulle modalità di pagamento e contatti per l’assistenza clienti. Per ulteriori informazioni sulla bolletta o dubbi sugli importi, è bene consultare il sito web del proprio fornitore o prendere direttamente contatto con questo tramite telefono.