I 30 ANNI DI ARTESTATE. Enzo Varone: “Casagiove si afferma sempre più in campo artistico-culturale”
11 Settembre 2018 - 12:30
COMUNICATO STAMPA
CASAGIOVE – C’è grande attesa per l’avvio della manifestazione “Artestate 2018” che si terrà nel Quartiere militare borbonico a Casagiove dal 19 al 22 settembre. La kermesse è giunta alla trentesima edizione e prevede l’esibizione di artisti del calibro di Antonella Ruggiero, Nino Frassica e Giancarlo Giannini, oltre al consueto appuntamento con il premio De Rege, giunto alla decima edizione.
A raccontare la storia di Artestate è Enzo Varone, direttore artistico dell’edizione 2018 ma anche di alcune tenutesi negli anni scorsi. “Artestate è una delle manifestazioni artistiche più longeve della Regione Campania. Dalla sua prima edizione nel 1987 – racconta Varone – si è fermata solo due volte, nel 2001 e nel 2016. La manifestazione nasce nel 1987, “figlia” di Sipario Aperto, rassegna di teatro voluta e ideata da Michele Santoro, allora consigliere comunale con delega alla Cultura e grande appassionato di teatro che con Americo De Santis prima e Silvio Giordani poi fece arrivare a Casagiove, anche grazie al contributo dell’allora ministero dello Spettacolo, grandi compagnie di Opera Lirica. Rigoletto, il Barbiere di Siviglia, la Bohème sono alcuni degli spettacoli rappresentati riscuotendo un notevole successo di pubblico”.
Negli anni sul palco di Casagiove si sono susseguiti artisti di fama nazionale come Rosalia Maggio, Antonio Casagrande, Maurizio Micheli, Carlo Croccolo, Sergio Solli, Gegia, Nello Mascia, Ascanio Celestini, Peppe Barra, Eugenio Bennato, Pietro Longhi, Valentina Stella, Giacomo Rizzo, Gianfranco e Massimiliano Gallo, Fausto Mesolella, Frank Gambale, gli Intillimani, i Subsonica, Paola Pitagora, Isa Danieli, La Maschera, Antonio Allocca, Vittorio Marsiglia, Mario Santella e tanti altri che hanno permesso ad Artestate di essere considerata da sempre una delle manifestazioni più importanti della Regione.
“È doveroso ricordare e ringraziare le Amministrazioni Mario Melone, Peppe Vozza, Enzo Melone, Elpidio Russo e adesso Roberto Corsale – sottolinea il direttore artistico – che hanno e stanno continuando a dare lustro ed importanza all’evento. Bisogna anche ricordare i direttori artistici che con la loro sapiente maestria, nel corso degli anni, hanno allestito cartelloni di ottimo livello: dai compianti Americo De Santis e Franco Angrisani a Maria Pezzella, Giuseppe Carrese, Pierluigi Tortora, ai consulenti Marco Messina e Filippo Fiorillo fino al sottoscritto che da casagiovese ho avuto l’onore ed il privilegio di dirigere, a fasi alterne, per sette anni questa kermesse”.
Sede storica della manifestazione è il Quartiere Militare Borbonico, location che si sposa a meraviglia con le esigenze del Festival. Solo nei primi anni Artestate si è svolta tra piazza degli Eroi ed il cortile di Palazzo Mauro, nel periodo della ristrutturazione si è spostata presso il centro polifunzionale prima e presso il Cineclub Vittoria poi.
Da circa dieci anni ad Artestate si è affiancato il Premio De Rege, manifestazione che ricorda Guido e Ciccio De Rege, una delle coppie comiche più importanti del primo Novecento. Due fratelli nati a Casagiove alla fine del 1800. Nel 2005 è iniziata questa avventura con una serata evento nella quale fu proiettato il primo film dei De Rege e presentato un progetto a loro dedicato, scritto a quattro mani da Enzo Varone e Andrea D’Errico.
Nel 2008 nacque il premio di cabaret, che si è fermato solo nel 2014 con la chiusura del Cineclub, fino a quel momento sede del premio. Dal 2015 il Quartiere Militare Borbonico è diventato anche la sede del premio ed in questi anni ha visto sfidarsi più di cento cabarettisti emergenti e per alcuni di loro è arrivata anche una notorietà nazionale. Oltre ai comici ogni anno si assegna un premio speciale che in queste nove edizioni ha visto premiare: Antonio Allocca, Nicola Fano, Carlo Croccolo, Eduardo Tartaglia, Angela Pagano, Gino Rivieccio, Sergio Solli e Giacomo Rizzo; oltre ad avere come ospiti: Veronica Mazza, Marzio Honorato, Giulio Baffi, Maurizio Casagrande, Francesco Paolantoni, Paolo Caiazzo, Maria Bolignano, Gigi e Ross, Peppe Iodice, Ciro Villano e Ciro Ceruti, Gianni Fantoni, Nunzia Schiano, Ernesto Lama e Gianni Ferreri. “Il mio augurio – conclude Varone – è che manifestazioni di questo tipo possano sopravvivere ed avere vita lunga. In questo modo Casagiove potrà affermarsi sempre più in campo artistico-culturale e ritagliarsi un ruolo importante nell’ambito degli eventi culturali nella nostra regione e in Italia”.