I DUE CASI DI COLERA. Madre e figlio “in condizioni stazionarie. Situazione sotto controllo”
4 Ottobre 2018 - 10:37
SANT’ARPINO – I due casi di colera che si sono verificati a Napoli possono essere gestiti efficacemente, e non destano preoccupazione. Lo ribadisce Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani di Roma. “La precoce identificazione dei 2 casi di Napoli evidenzia il ruolo rilevante dalla rete dei reparti di malattie infettive distribuiti capillarmente su tutto il territorio italiano – rileva lIppolito – che, attraverso una approccio sindromico, riescono a gestire efficacemente anche patologie inusuali come il colera virtualmente assente da anni sul territorio nazionale“.
Madre e figlio, ricorda il comunicato, che risiedono a Sant’Arpino, sono in condizioni stazionarie e la situazione e’ del tutto sotto controllo. “La presenza di colera in paesi poveri – ricorda Ippolito – e’ direttamente associata a un generale stato di poverta’ e di degrado con carenza di acqua potabile e a inadeguate condizioni sanitarie. Attualmente nella penisola arabica in Yemen e’ presente la piu’ grande epidemia di colera al mondo favorita dalla completa assenza di sanita’ pubblica e dalla guerra civile in atto nel paese ignorata dai mass media italiani. Sono stati segnalati piu’ di 1.100.000 casi e 2.300 morti negli ultimi 14 mesi. I due casi di colera, in una donna e nel figlio di due anni, rientrati da poco dal Bangladesh, ed attualmente ricoverati presso l’ospedale Cotugno di Napoli sono i primi dopo ben 10 anni dal precedente di Milano del 2008“.