I NOMI. Tanti imbroglioni casertani al concorso per la Guardia di Finanza. Ma ora li beccano, non come ai tempi dei record di MARCIANISE E CAPODRISE

10 Aprile 2022 - 17:55

CASERTA (g.g.) – I pubblici ministeri della Procura de L’Aquila insistono: vogliono che tutti o almeno parte dei 18 indagati per l’ipotesi di reato di aver usato o tentato di usare addirittura delle controfigure, a 10mila euro “a prestazione” allo scopo di “passare” il concorso per l’assunzione nella Guardia di Finanza, paghino.
Come avete potuto leggere dall’articolo da noi pubblicato qualche giorno fa (CLICCA E RILEGGI I NOMI) sono diversi i casertani coinvolti.

Questo conferma, purtroppo, sul piano generale, la particolare attitudine all’imbroglio, alla violazione della legge che in provincia di Caserta esprime cifre addirittura sistemiche.

Sostanzialmente una provincia di imbroglioni, come d’altronde emerge ogni giorno dalle nostre cronache sulle incredibili cose, peraltro largamente impunite, che capitano negli uffici dei Comuni, degli enti strumentali eccetera.
Ma la vicenda de L’Aquila esprime un dato positivo: dopo gli anni del disonore, quelli del generale Spaziante, manco a dirlo casertano, in cui è successo di tutto soprattutto nei concorsi per le assunzioni nella Guardia di Finanza, è lo stesso e altrimenti gloriosissimo Corpo delle Fiamme Gialle a presidiare e a lottare perché queste scorie del passato vengano definitivamente smaltite.

Il tempo degli Spaziante, dei Bifarini e di tante altre cinghie di trasmissione, a partire da quelle oblique, inquietanti, rappresentate nei Servizi Segreti e anche nel mondo dell’informazione, è un lontano ricordo. Se avete notato, nell’elenco degli indagati non ci sono residenti a Marcianise e a Capodrise, cioè dei due Comuni che per anni e anni, dati alla mano, hanno prodotto il numero maggiore di arruolati nelle Fiamme Gialle rispetto a quelli espressi, naturalmente in cifra ponderata rispetto alla popolazione residente, di ogni altro Comune italiano, nell’appena citata stagione del generale Spaziante, mariuolo reo confesso, condannato con pena definitiva, scontata nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.