I PARTICOLARI. Lidi dissequestrati, altri 7 restano sotto sigilli

7 Maggio 2021 - 14:40

CASTEL VOLTURNO – Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto il dissequestro di due stabilimenti balneari di Castel Volturno, che erano stati posti sotto sequestro il 14 aprile scorso dalla Guardia di Finanza per occupazione abusiva di suolo demaniale, in quanto la concessione sarebbe scaduta senza mai essere rinnovata (LEGGI QUI I NOMI).

Per altri sette stabilimenti (un ulteriore lido non ha fatto ricorso), cui erano stati apposti i sigilli per lo stesso motivo, il Tribunale ha invece rigettato le istanze di riesame del decreto di sequestro, confermando dunque la decisione del giudice per le indagini preliminari. L’indagine che ha portato ai sequestri e’ stata coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, secondo cui i titolari dei lidi avrebbero operato dal gennaio 2012 ad oggi senza titolo concessorio, omettendo anche di pagare i relativi canoni, e integrando dunque l’occupazione abusiva di bene demaniale e l’altro, previsto dal Codice della Navigazione, di “indebito sfruttamento economico del bene pubblico in danno della sana concorrenzialita’ del mercato“.

Gli imprenditori si sono sempre difesi dicendo che le concessioni scadute si erano rinnovate tacitamente, ma per la Procura, la normativa in vigore, in particolare quella europea, richiederebbe invece un atto espresso di proroga da parte del Comune, che non c’e’ mai stato. Il tribunale in funzione di Riesame (terza sezione, collegio C, presieduto da Francesco Rugarli) ha alla fine dato atto della difformita’ tra la normativa europea e quella italiana, dissequestrando due stabilimenti, mentre per quattro vi sarebbero criticita’ formali che potrebbero essere superate in pochi giorni.