I tentacoli del clan dei casalesi sui rifiuti: “Rischio di infiltrazioni mafiose”, il prefetto firma un’interdittiva antimafia
20 Maggio 2024 - 09:31

Il prefetto ha emesso il provvedimento dopo l’indagine del GIA, Gruppo Interforze Antimafia
CASAL DI PRINCIPE – Nella giornata di venerdì il prefetto di Vicenza, Salvatore Caccamo, ha firmato un’interdittiva antimafia nei confronti di una società, con sede legale nel capoluogo, operante nel settore della raccolta e smaltimento di rifiuti che sarebbe collegata con la criminalità organizzata della provincia di Caserta.
Il provvedimento è stato emesso dopo un’indagine del Gruppo Interforze Antimafia (GIA), coordinato dalla prefettura e del quale fanno parte componenti della questura, dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza, della direzione investigativa antimafia e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Il Gruppo Interforze Antimafia ha accertato l’esistenza di un effettivo rischio di contaminazione mafiosa attraverso la contiguità con elementi appartenenti a sodalizi criminali della Campania.
La sussistenza del rischio di infiltrazione e/o condizionamento nell’esercizio dell’attività dell’impresa interdetta è stata rinvenuta in un ampio quadro di insieme che ha tenuto conto di più fattori, come il territorio di riferimento, nello specifico quello campano e quello della provincia di Caserta, oltre al settore economico della raccolta e smaltimento di rifiuti, individuato come ad alto rischio di infiltrazione.