IL SINDACO & L’OSSESSIONE FATALE. Le intercettazioni. Sagliocco: “Stanotte non ho chiuso occhio, il Decò dei Monaco non deve aprire”
6 Luglio 2019 - 17:37
Trentola Ducenta (gg) – Era una vera e propria ossessione per il sindaco Andrea Sagliocco quel marchio “Decò.
O se li sognava pure di notte oppure, come lui stesso afferma in un’intercettazione, che pubblichiamo sotto questo articolo, “non mi facevano chiudere occhio”.
Questo dice il sindaco Andrea Sagliocco al suo vice Luigi Fabozzi. Il primo cittadino non si accontentava di ottenere il ridimensionamento, secondo le previsioni del Siad, della superficie del Decò della famiglia Monaco.
“Il problema – dice in un’intercettazione – è che loro utilizzano utilizzano 249 metri quadrati e aprono”.
Il riferimento è ai 250 metri quadrati, previsti al sia e che di monaco sembravano, in un primo tempo, voler allargare a 750.
Altro elemento rilevante di queste pagine che vi invitiamo a leggere nella loro versione integrale, anche allo scopo di comprendere cultura, mentalità e carattere di chi riesce ad entrare nel gioco delle cariche istituzionale nel nostro territorio, è costituito dal ragionamento del giudice per le indagini preliminari, firmatario dell’ordinanza. Questi ravvisa, nel comportamento di Sagliocco, un tratto di iniquità. Lo coglie nel momento in cui paragona l’ossessiva ricerca di un qualsiasi cavillo, che potesse impedire ai Monaco suoi avversari politicità di aprire il Decò, con la manica larga, anzi, con uno speculare tentativo di provare espedienti che spianino la stradale ragioni dei titolari dell’impresa “Meat Market srl” i quali, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, avevano la necessità di risolvere uno stato di illegalità visto che facevano lavorare persone, al servizio della propria azienda, in un locale registrato come deposito e che doveva essere trasformato in laboratorio per attività di artigianato.
Il resto, e ci sono molti passaggi importanti, li potrete leggere nelle pagine che pubblichiamo qui sotto.