IL VIDEO. PROIETTILE A DON PATRICIELLO. La testimonianza della giornalista Marilena Natale: “Ho temuto per la vita di Don Maurizio”
28 Settembre 2025 - 18:07

Era presente durante la messa ed è stata lei a prendere il pacco contenente il proiettile. La sua scorta ha bloccato l’uomo
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CAIVANO – Un episodio agghiacciante ha scosso oggi la comunità di Caivano, con un tentativo di intimidazione nei confronti di Don Maurizio Patriciello, storico parroco impegnato nella lotta contro la camorra. A raccontare i drammatici momenti della messa, avvenuti questa mattina, è la giornalista Marilena Natale, che ha vissuto in prima persona l’inquietante scena.
“Questa mattina, dopo le due sparatorie avvenute ieri, sono andata a messa con la mia scorta, nel Parco Verde a Caivano. Ero preoccupata per Don Maurizio, che continua a ricevere minacce. Mi sentivo in dovere di stare vicina a lui, soprattutto dopo quanto successo nei giorni scorsi”, racconta la Natale.
Arrivata in chiesa, Marilena nota subito un uomo che non passa inosservato. “Durante la messa, dopo la spiegazione del Vangelo ai bambini, ho riconosciuto il suocero del boss Ciccarelli, seduto nel penultimo banco. L’ho visto agitato, con occhiali da sole che non ha mai tolto. L’ho seguito con lo sguardo mentre si avvicinava per ricevere la comunione. A quel punto, ho deciso di iniziare a filmare, avendo un brutto presentimento”, racconta la giornalista, ancora scossa dall’accaduto.
Quando l’uomo si avvicina all’altare, la situazione prende una piega ancora più preoccupante. “Dopo aver ricevuto l’Eucaristia, l’uomo è tornato indietro e ha consegnato un pacchetto, arrotolato, a Don Maurizio. Ho visto il sacerdote rimanere basito, visibilmente sorpreso e confuso. A quel punto, mi sono alzata e mi sono avvicinata rapidamente all’altare. Ho chiesto a Don Maurizio di darmi l’involucro, temendo che potesse trattarsi di un pericolo immediato”, racconta la giornalista, la cui prontezza ha impedito che la situazione degenerasse.
Sicura della gravità della situazione, Marilena prende il pacchetto e si allontana dal sacerdote. “Ho preso l’involucro e mi sono mossa velocemente per proteggere i bambini, dato che la messa era dedicata a loro”, spiega. Una volta aperto il pacchetto, la scoperta è agghiacciante: all’interno si trova un proiettile.
“Non ci ho pensato due volte. Ho corso verso l’uomo e ho fatto bloccare immediatamente il suo allontanamento, sia dalla mia scorta che da quella di Don Maurizio”, continua la Natale. L’uomo viene fermato e il proiettile viene immediatamente consegnato alle autorità competenti.
Inizialmente, l’individuo avrebbe detto di dover consegnare un bossolo, ma poi ha ammesso che gli era stato ordinato di recapitare proprio quel proiettile a Don Maurizio Patriciello.
“Questi sono i fatti”, conclude la giornalista, ancora incredula per quanto accaduto. “Non solo Caivano, ma tutta la comunità è sotto attacco. Don Maurizio è una figura troppo importante, e questo tentativo di intimidazione ci riguarda tutti. Per fortuna, grazie all’attenzione e alla prontezza, questa volta non è successo nulla di irreparabile, ma non dobbiamo abbassare la guardia.”
L’episodio, sebbene sia stato sventato, ha lasciato una ferita profonda nella comunità di Caivano, già segnata dalla violenza e dalle minacce. Un proiettile durante una messa, in un luogo sacro, rappresenta un messaggio chiaro e diretto: nessun angolo della città sembra al sicuro dalle intimidazioni.
Intanto, le indagini proseguono per fare luce sulla provenienza del proiettile e sulle motivazioni dietro questo atto minaccioso. Ma una cosa è certa: la lotta di Don Maurizio e di chi lo supporta continua, forte e determinata, nonostante le ombre della camorra che cercano di sopraffare la comunità.