Imprenditore ucciso durante la rapina: accolto il ricorso, 33enne torna libero

15 Maggio 2024 - 08:00

Guarino fu ucciso nel settembre del 2015,  nella sua azienda agricola a San Tammaro

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Annullata l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Algert Datja, 33enne albanese, ritenuto dagli inquirenti tra i partecipi alla rapina costata la vita all’imprenditore Pasquale Guarino, di Santa Maria Capua Vetere. 

La dodicesima sezione del tribunale del Riesame di Napoli, presidente Russo, ha accolto l’istanza presentata dai difensori del 33enne annullato il provvedimento spiccato dal gip Alessandra Grammatica che ne aveva disposto il carcere  

Datja – emerge dalle motivazioni d’Appello – sarebbe stato coinvolto nel corso del processo quale intestatario di un’utenza telefonica con cui avrebbe avuto contatti Argit Turshilla nei giorni precedenti e successivi il delitto. Contatti che, per i giudici, non dimostrerebbero che fossero “univocamente diretti alla  organizzazione del delitto de quo”. Sulla scorta di tali atti i giudici del Riesame hanno annullato l’ordinanza cautelare nei confronti di Datja. Stessa sorte era toccata a Roland Turshilla, dipendente della vittima, ritenuto il basista della rapina