INCHIESTA SU ZANNINI. Blitz dei carabinieri in comune. E Campoli e Pagliuca si piangono i lavori dello stadio: “Qui Giovanni non ci è riuscito”

6 Febbraio 2025 - 09:57

L’amministrazione comunale di Teano si sarebbe consegnata mani e piedi al politico di Mondragone, come dice lo stesso consigliere regionale

TEANO – Su delega dei PM Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, i carabinieri sono arrivati sul comune di Teano.

I militari sono entrati in municipio chiedendo e ottenendo documentazione relativa a diversi appalti aggiudicati dal comune guidato dal sindaco Giovanni Scoglio.

Si tratta di un approfondimento dell’inchiesta che vede indagato per corruzione e concussione il consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini.

L’amministrazione comunale di Teano si sarebbe totalmente consegnata a Giovanni Zannini. Non lo diciamo noi di CasertaCe, anche se un po’ lo sospettavamo, come scritto in articoli del 2023, bensì lo stesso consigliere regionale. “Io voglio stare con te, siamo tutti con te”, avrebbe detto il primo cittadino Giovanni Scoglio a Zannini.

Altra faccia nota tra i soggetti indagati è quella di Alfredo Campoli, imprenditore di Mondragone e compare di nozze di Giovanni Zannini. Campoli dal comune di Teano ha ricevuto l’appalto della gestione rifiuti, secondo la procura grazie all’intercessione di Zannini.

Dove però la mano di Giovanni Zannini, attraverso l’azione del suo consigliere comunale di riferimento, Domenico Laurenza, non indagato, non sarebbe riuscita a favorire Alfredo Campoli è relativamente alla manutenzione del verde pubblico del centro sportivo Giuseppe Garibaldi di Teano.

Domenico Laurenza, infatti avrebbe spinto e sponsorizzato dinanzi alla funzionaria dell’area Territorio del comune di Teano, Angela D’Anna, da circa un anno spostatasi dal comune sidicino e ora in servizio a Napoli, l’affidamento del verde pubblico dello stadio alla società delfredo Campoli, ricevendo, però, secondo le parole della responsabile, un netto rifiuto, specificando che lei avrebbe fatto le cose “regolari“, come ha detto agli investigatori, ovvero i carabinieri del Nucleo di Aversa.

Intercettati in auto dai carabinieri mentre passavano dinanzi al campo sportivo di Teano ci sono Alfredo Campoli e Mario Pagliuca, al tempo allenatore del Mondragone City, noto anche per essere il figlio di Donato Pagliuca, detto Renato, camorrista ucciso forse da Augusto La Torre, che voleva spodestare dal ruolo di capoclan a Mondragone.

I due in sostanza si lamentano del mancato affidamento dei lavori a Campoli, con Pagliuca che dice al suo interlocutore “Giovanni qui non è riuscito a fare nulla”. Per gli inquirenti, il Giovanni citato è chiaramente Zannini