Indagati i titolari dell’azienda dove è stato ritrovato l’indiano morto
7 Febbraio 2019 - 16:22
SAN CIPRIANO D’AVERSA (Lidia de Angelis) – Lo scorso 3 febbraio in via Diaz a Cancello ed Arnone, in una masseria di proprietà di due soggetti di San Cipriano D’Aversa, fu ritrovato nel dormitorio della masseria a confine con Castel Volturno, il corpo senza vita di Mallaya Singh Sarsbject, un indiano di 32 anni, dipendente della stessa azienda.
Secondo indiscrezioni, l’accusa a carico dei due titolari, C.G. e V.G., sarebbe omicidio colposo, derivante dalle condizioni in cui era costretto a vivere il 32enne, scarse condizioni igienico sanitarie, in cui versava la struttura.
Gli inquirenti addebitano a carico dei due titolari anche il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina poiché all’interno della struttura lavoravano diverse persone risultate poi sprovviste del permesso di soggiorno e del documento di riconoscimento. Sul posto erano giunti i carabinieri della locale stazione che stanno conducendo le indagini su questa morte sospetta.