Irregolarità e abusi: sequestrata l’azienda dell’imprenditore Fontana

9 Gennaio 2024 - 19:04

Sigilli ad un’area di circa 100mila metri quadrati

VILLA LITERNO. Carabinieri, Forestali, Arpac e dipendenti dell’Ufficio tecnico del Comune oggi pomeriggio in via Giardino, nell’area in cui si trova l’azienda di trasporti di Michele Fontana. Per le irregolarità riscontrate (abusi edilizi e occupazione di zona demaniale) si è proceduto al sequestro dell’azienda del noto imprenditore e dell’area di circa 100mila metri quadrati. Con il fratello Giovanni, l’imprenditore Michele Fontana è più volte salito agli “onori della cronaca” per vicende certo non legate alla sua attività. Lo scorso febbraio, ad esempio, un altro sequestro fu seguito dalla Finanza nei confronti dei due fratelli imprenditori di Villa Literno, esercenti l’attività di trasporto merci su strada e di gestione rifiuti.

Il provvedimento fu adottato a seguito della revoca del controllo giudiziario di una società dei predetti soggetti, essendo nel frattempo emersi a loro carico plurimi elementi di fatto idonei a fondare un giudizio di pericolosità sociale e a far ritenere che il loro patrimonio si sia formato e sia stato incrementato negli anni grazie ad attività illecite.

Alla base di quel sequestro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere di Giovanni Fontana per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Giovanni Fontana, in quel caso, avrebbe messo a disposizione del sodalizio di Imperiale un deposito per occultare 600 kg di cocaina all’interno di due container diretti in Australia.

Fondati indizi per formulare un giudizio di pericolosità sociale furono ravvisati anche nei confronti di Michele Fontana, gravato da precedenti penali e legato al fratello Giovanni da vincoli societari che lo portarono alla totale condivisione non solo delle strategie commerciali ma anche di quelle di natura illecita, come emerso dalle verifiche sulla gestione delle aziende di trasporto e degli impianti di trattamento rifiuti da parte dei due.