JUVECASERTA. Dieci anni fa la storica promozione in A battendo Jesi 70-72: emozioni indelebili
8 Giugno 2018 - 13:40
CASERTA – Frosini che agguanta con la sua manona un pallone quasi perso da Andrea Ghiacci. Larranaga che segna il 67-72. Ryan Hoover non ci sta, e a 40″ dal termine infila la tripla del 70-72. La replica di Ghiacci non entra e l’ultimo tiro di Hoover sembra durare in eterno. Ferro. Il rimbalzo è di Superman Guillermo Diaz. La Juvecaserta è di nuovo in Serie A.
Chiunque si trovasse al PalaTriccoli di Jesi l’8 giugno 2008 non può non avere la pella d’oca ripensando a ciò che accadde. Un popolo in festa. Lacrime di gioia. L’esplosione della felicità in ogni sua possibile espressione.
Non sarà stato uno Scudetto nè una Coppa Italia, ma la risalita dagli inferi, per chi ha vissuto i campi di periferia, è forse ancora più gratificante.
Solo dieci anni fa, in questo giorno, la città si tingeva di bianconero. Ognuno sa esattamente dov’era, con chi ha visto la partita, cosa ha fatto, con chi ha festeggiato. Strade deserte, neanche ci fosse la finale dei mondiali. Una notte vissuta tra bevute e viaggi di ritorno dalle Marche cantando qualsiasi cosa.
Un ritrovo, spontaneo, con Coppa e vincitori, Presidente e tifosi, in quel PalaMaggiò che è la casa naturale dei colori bianconeri. Una notte diventata mattina che non finiva più. La voglia di non tornare a casa per non far terminare quel momento di estasi. Per prolungare l’emozione. Per farla vivere il più possibile.
Tutto ciò, dopo soli due lustri, non esiste più.
Ci tocca ripartire, ricorstuire, ripassare dai campi di periferia, conquistarci ogni piccolo centimetro di campo, ogni salto di categoria.
Ma noi casertani siamo abituati a soffrire, ce l’abbiamo nel DNA. Nulla ci spaventa.
Torneremo lì dove siamo abituati a stare, nel palcoscenico che ci appartiene.
Proprio oggi, ancora più di ieri, forza Juvecaserta.
Ruben Romitelli