La Banca Intesa Sanpaolo lascia la città. E i correntisti costretti ad “emigrare”

17 Dicembre 2024 - 09:20

La filiale bancaria, verosimilmente per ragioni commerciali, ha ritenuto opportuno chiudere la sua sede nel piccolo comune in provincia di Caserta. Ma sono diversi i cittadini, e lo stesso gruppo di opposizione ‘Carinaro in Avanti’, a ritenere che l’amministrazione in carica avrebbe potuto trovare una soluzione temporanea che, se non altro, avrebbe potuto attutire il disagio creatosi

CARINARO (Federica Borrelli) – Per i correntisti della banca Intesa Sanpaolo di Carinaro – quella che fu – sono ore di smarrimento. A onor del vero, la notizia che la filiale avrebbe abbandonato la sede ubicata in via Trieste era cosa nota da mesi.

Tutti i clienti erano stati notificati del trasloco dell’istituto di credito nella vicina Teverola, ultimatosi proprio nella giornata di ieri, domenica 15 dicembre.

E allora perché tanto impiccio? Si dà il caso che la stessa sede teverolese sia in questo momento in fase di restyling, contribuendo ad ingigantire il disservizio per i correntisti carinaresi neo-adottati i quali, anche per una semplice operazione di prelievo al bancomat, dovranno spostarsi altrove. Sicuramente ben più lontano dal comune di Teverola.

Sfogatoio social, sulla linea del ‘mal comune mezzo gaudio’, è stato il seguitissimo gruppo d’informazione Facebook “Sono di Carinaro e…ne sono fiero” oramai ritrovo per la community carinarese e che vede nella figura di Giuseppe Barbato il suo amministratore. E proprio il Barbato, pubblicando un post sulla vicenda, ha dato vita al dibattito a cui sono seguiti numerosi commenti da parte dei cittadini interessati.

“Carinaro sempre più giù: dal 14 dicembre 2024 la banca non c’è più a Carinaro. Lo scrivo perché in tanti non lo sanno!” annuncia Barbato, rimarcando: “Nessuno ha mosso un dito o detto qualcosa! Pietà per tutti”.
“Carinaro, Gricignano, senza uno sportello per prelevare… ma dove dobbiamo andare?! Chi non guida come fa? Gli anziani che hanno l’accredito sul conto corrente e non possono spostarsi, come devono fare? Sono veramente senza parole…”, “Era una comodità avere la propria banca in paese senza doversi spostare. Peccato.” si legge tra alcuni dei commenti che hanno animato il post.

Bisogna specificare che queste operazioni sono frutto di logiche commerciali il cui esito non sarebbe quasi sicuramente cambiato di una virgola, anche a fronte di un eventuale intervento da parte dei rappresentati politici locali presso i vertici bancari. Pertanto, la chiusura della banca a Carinaro è un fatto che elude da quelli che sono i poteri amministrativi.

Tuttavia, ciò di cui lamentano gli stessi cittadini, è il presunto silenzio della maggioranza di fronte a questa notizia. Una voce in capitolo da parte del sindaco e degli amministratori – è bene sottolineare – non avrebbe fermato Intesa Sanpaolo nella sua volontà di trasferirsi altrove, ma stando a quelle che sono le segnalazioni dei cittadini e l’opinione del gruppo consiliare di opposizione ‘Carinaro in Avanti’ si sarebbe potuto muovere un dito, quantomeno, per attutire il disagio creatosi con una soluzione temporanea: “Fermo restando che alla base le ragioni di questo trasferimento sono – verosimilmente – di carattere commerciale, chi avrebbe potuto fare qualcosa a nome della comunità è solamente la rappresentanza locale dell’ente.

Il sindaco avrebbe potuto trovare un’interlocuzione con i vertici di Intesa Sanpaolo almeno per provare ad offrire la disponibilità di un locale del municipio per la dislocazione dello sportello bancomat” ha ribadito la minoranza nella sua dichiarazione ai microfoni di CasertaCe.