La Dda: “I beni sequestrati a Nicola Ferraro vanno confiscati. Per lui 5 anni di sorveglianza speciale”

12 Febbraio 2020 - 15:25

CASAL DI PRINCIPE (tina palomba) – Il pubblico ministero della Dda Alessandro D’Alessio, questa mattina, ha chiesto 5 anni di sorveglianza speciale e la confisca dei beni per l’ex consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro, imprenditore nella raccolta dei rifiuti, al termine della requisitoria dinanzi al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, la specifica corte che si occupa delle misure di prevenzione, chiamata a decidere se dar seguito all’atto di confisca avvenuto qualche anno fa. I beni sequestrati ed ora oggetto di richiesta di confisca sono: un terreno, otto immobili ubicati in Campania, tra Casal di Principe e Caserta, e a Formia e Gaeta, nel basso Lazio. La sentenza è attesa per fine marzo.

Ferraro, 57 anni, originario di Casal di Principe, è stato già  condannato 5 anni e 4 mesi di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, perché ritenuto imprenditore e politico colluso con il clan dei Casalesi, in particolare delle fazioni Schiavone e Bidognetti. In cambio, Ferraro ha ottenuto sostegno elettorale ed un appoggio determinante per l’affermazione imprenditoriale in regime quasi di monopolio delle sue aziende, come l’Ecocampania srl, ora fallita. È stato accertato che gran parte delle attività e dei beni entrati nella disponibilità dell’imprenditore e dei suoi stretti congiunti è stata acquistata con proventi ottenuti grazie alla stretta contiguità dell’ex consigliere regionale al clan dei casalesi. Nel collegio difensivo gli avvocati Giovanni Cantelli, Giuseppe Stellato.