LA GRANDE “TRUFFA” delle pro loco. Gli inciarmi delle doppie fatture, la regia dell’Unpli. Una per una, ecco quanto dovranno restituire 3 nostre pro loco e 5 di altre province
2 Agosto 2018 - 17:50
CASERTA – C’è ancora chi va appresso all’Unpli, cioè all’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, che è l’ente più delegittimato in quello che è il suo cuore operativo focalizzato in Campania. Nei giorni scorsi abbiamo finalmente ricevuto la notifica di una querela presentata da quello lì di Sant’Arpino, quel Pezone per molto tempo responsabile dell’Unpli di Caserta. Sarà un vero piacere portare in giudizio tonnellate di documenti e almeno 10 testimoni eccellenti per confermare senso e contenuto dell’articolo o degli articoli che, comicamente, Pezone considera diffamatorio.
Per il momento continua l’opera di bonifica da parte della commissaria liquidatore unico degli enti turistici della Regione Campania Angela Pace la quale ha già tolto all’Unpli 500 mila euro. Somma congelata perché onestamente oggi non si capisce ancora se l’Unione ne avesse diritto o no e se i giustificativi, cioè le fatture presentate lo siano state una sola volta o due o tre volte, magari collegandole a finanziamenti di origine diversa. Il che costituirebbe una gravissima notizia di reato su cui noi non abbiamo difficoltà a sbilanciarci, perché nei mesi scorsi, ancora una volta, abbiamo pubblicato quelle che, a nostro avviso, sono le prove di quello che è successo, della turpe gestione dell’Unpli e di riflesso delle Pro Loco della Campania.
Ad occhio e croce, stando ai calcoli che si stanno facendo dentro e attorno alle stanze della Commissaria Pace, la Pro Loco di Capua dovrebbe restituire 22 mila euro, la Pro Loco di Caiazzo 15 mila, quella di Raiano, in provincia di Salerno, 38 mila, quella di San Potito 19 mila, quella di Casalduni 14 mila, quella di Ponte 48 mila e quella di Solopaca 65 mila, cioè la somma più grande che, riteniamo, che abbia a che fare col grande evento della sagra dell’uva.