LA LETTERA. Domenico Zannini: “Smentisco che i NAS abbiano chiuso la mia Masseria Campierti”. CasertaCe: “Per essere una smentita, lei da troppe spiegazioni tecniche. Qualcosa non torna”

19 Settembre 2024 - 18:09

La notizia l’avevamo acquisita dal giornalista, che riteniamo serio e affidabile, anche lui di Falciano del Massico, Mario Zannone

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FALCIANO DEL MASSICO (g.g.) Gentile dottor Domenico Zannini intanto la ringraziamo per aver mandato questa sua nota che lei definisce di smentita. Lei sostiene che il nucleo antisofisticazione dei carabinieri non abbia svolto alcuna attività di polizia giudiziaria all’interno del suo locale e intorno alla documentazione che al suo locale permette di svolgere attività di commercio al dettaglio. Noi ne prendiamo atto.  

Intanto le chiariamo per quale motivo abbiamo deciso di pubblicare questa notizia, frutto di una mail dettagliata proveniente dall’account di Mario

Zannone, nostro valoroso collega con cui il sottoscritto ha lavorato per qualche tempo negli anni in cui dirigeva il corriere di Caserta, intersecando poi qualche spunto da lui suggeritoci negli anni ci CasertaCePuntonet. Sempre notizie precise, mai oggetto di smentita. Al riguardo pubblichiamo in calce a questa nostra risposta i due screenshot, estratti dalla nostra posta elettronica, contenenti il primo l’indicazione precisa dell’account da cui queste notizie sono arrivate, il secondo il contenuto delle stesse incubato nella mail dello Zannone. Siccome si tratta di un giornalista, in passato anche politico di Falciano Del Massico, abbiamo ritenuto che fosse perfettamente informato. Evidentemente non era così e ce ne dogliamo.

Attenzione però Zannone affermava che la contestazione avrebbe riguardato “la difformità nell’esercizio ristorativo non previsto dal disciplinare inerente queste attività extra alberghiere”. Sempre secondo il collega, la masseria di sua proprietà avrebbe “ospitato abusivamente il servizio ristorante con banchetti, feste sponsali senza necessarie autorizzazioni.”

Quello che ci ha incuriosito nella sua lettera, ci consenta dottore Zannini, è la creazione concettuale di una sorta di habitat che in essa si avverte. Non si esaurisce, infatti, in una smentita secca perentoria e indiscutibile, ma si esprime attraverso spiegazioni logico giuridiche che danno l’idea a chi la legge che qualcosa sia successo. Magari non c’è stata una visita dei NAS, magari non c’è stato un provvedimento di chiusura, ma è difficile ritenere che nulla sia capitato nel momento in cui lei dedica tutte queste spiegazioni che nel momento in cui afferma che la sua è una smentita nessuno le chiederebbe.

Ecco, forse possiamo ricorrere ad un’espressione per riassumere quale idea, quale impressione comunica la sua nota: una smentita selettiva, riguardante un pezzo e che magari non riguarda un altro pezzo della storia.

Altrimenti ci troveremmo di fronte ad una sorta di processo all’intenzione che, ripeto, francamente nessuno, men che meno noi, le chiediamo.

Domandina finale giusto per sdrammatizzare: ma nella sua struttura lei ha ospitato mai uno o più matrimoni? Naturalmente la vicenda merita, proprio alla luce di tutte le spiegazioni tecnico giuridiche che lei, dottor Zannini, ha ritenuto di dovere dare, un ulteriore approfondimento da parte nostra

Esperienza, prestigio storico, valenza giornalista a CasertaCe non manca la possibilità di assumere informazioni, qualora lo desideri, da fonti istituzionali ufficiali