LA RETTIFICA. Sulla cifra delle “promozioni” di Gentile e Tari, loro hanno ragione e noi torto. Detta questo, non cambia nulla, è operazione gravemente inopportuna ad un anno dalle Regionali
23 Maggio 2019 - 11:31
Il consigliere comunale di Caserta ci ha fatto sapere che sono mille e non diecimila gli euro che lui incasserà in un anno. Ci siamo messi a cercare e abbiamo trovato una delibera e una determina. È come dice lui, Chiediamo venia, ma il dato è, secondo noi, secondario, rispetto al sogno di un metodo clientelare che usa i soldi del popolo in maniera inaccettabile..
CASERTA (g.g.) – Nei giorni scorsi ci siamo accoratamente occupati della notizia dell’attribuzione di una gratificante posizione organizzativa al consigliere comunale di Caserta l, Lorenzo Gentile, politico, in grado di raccogliere svariate centinaia di voti di preferenza ad ogni elezione, e all’ all’ex sindaco di Roccamonfina Letizia Tari, anch’ essa da anni e anni impegnata in politica e a sua volta in grado di mobilitare molti voti. La posizione organizzativa ha gratificato e fortemente rafforzato le loro posizioni professionali di funzionari regionali all’interno dei centri dell’impiego dove già ricoprono posizioni ragguardevoli. Nel corpo dell’ articolo abbiamo scritto erroneamente che l’attribuzione delle due posizioni organizzative si sarebbe tradotta in un aumento degli emolumenti annui per una cifra pari a 10nioa euro. Subito dopo la pubblicazione dell’articolo, il dottore Lorenzo Gentile ci ha fatto sapere che in realtà l’aumento previsto sarà pari a mille euro e non a diecimila euro all’ anno. Non abbiamo alcuna difficoltà a rettificare. E parliamo di rettifica e non solo di una doverosa disponibilità ad accogliere una tesi di diverso segno. Non abbiamo mai scritto un articolo contro una persona, abbiamo scritto migliaia di articoli contro la reiterata strage delle pubbliche risorse, del sacco quotidiano delle casse della Repubblica, riempite dai soldi che milioni di cittadini vi iniettano nei mille modi, spesso perversi, che l’idrovora fiscale, mai sazia, ha studiato e realizzato. Ma questo no. Vuol dire, l’abbiamo scritto mille volte, che siano tanto folli e tanto ignoranti da ritenere di possedere il Santo Graal della verità rivelata. Per cui, andando al di là delle solidissime fonti da cui abbiamo appreso la notizia, ci siamo armati di pazienza e nel mare magnum delle strutture di pubblicazione degli atti della Regione, abbiamo scovato sua la delibera di giunta, naturalmente votata anche dall’assessora e, di fato, già candidata alle elezioni regionali che si terranno di qui a un anno, e della conseguente determina dirigenziale che definisce il piano di ripartizione delle risorse messe a disposizione dalla delibera. Ok, sull’entità delle cifre. Lorenzo Gentile ha ragione e noi abbiamo torto. E abbiamo torto anche rispetto a Letizia Tari. Sono mille gli euro annuali che incasseranno e non 10mila. Riconosciuto l’errore, quello zero in più, di cui chiediamo scusa a Gentile e a Tari, affermiamo forte e chiaro che ciò non toglie nulla rispetto a quello che abbiamo voluto comunicare. Intanto perché i vantaggi del riconoscimento di una posizione organizzativa vanno ben al di là dell’incremento degli emolumenti e investono le prospettive professionali e pensionistiche di chi ne beneficia, ma soprattutto perché resta chiara ed evidente la scelta. A nostro avviso discriminatoria compiuta dall’assessore Palmeri e plasticamente evidenziata dalla determina dirigenziale un cui si legge chiaramente che tra i cinque funzionari delle sedi del.Collocamento, a tre viene riconosciuto uno status professionale ed economico mentre ad altri due, manco a dirlo i due politici Gentile e Tari, viene riconosciuto di più. E questo resta, a nostro avviso, un farto e un fatto che non. Può essere disancorato dalla certa candidatura di Sonia Palmeri alle prossime elezioni regionali e dalla evidente e pacifica dotazione di ragguardevolissimi pacchetti di voti di chi godono due politici, uno dei quali cioè Lorenzo Gentile, influente consigliere comunale della maggioranza che regge le sorti del Comune di Caserta, uomo da 500, 600 vori personali, mentre l’,altra, cioè Letizia Tari. Poi volte candidata e, come già detto, ex sindaco di Roccamonfina. Fermo restando che siamo pronti come sempre, ad ospitare repliche e ragioni difformi dalle nostre, siamo convinti che né Gentile, né la Tari, una persona con la querela facile neu nostri confronti, sfrutteranno questa possibilità. Sfuggiranno il confronto, come sempre fanno i politici di questa terra al cospetto dell’unico giornale che dispettosamente, impenitentemente, ogni giorno, fa da guastafeste e rompe le uova nel paniere a chi continua a utilizzare la spesa pubblica come nera leva clientelare, piegata agli interessi elettorali pro tempore di questo o di quel politico, al di là della sua appartenga al centrodestra, al centrosinistra o ad altri schieramenti.