L’automazione industriale spiegata in modo chiaro: reti, componenti, strategie
29 Aprile 2025 - 01:05

Grazie all’introduzione di tecnologie sempre più avanzate, le imprese possono ottimizzare la produzione, ridurre i costi e migliorare la qualità del lavoro. In altre parole, affidando compiti ripetitivi a macchinari e software, sono in grado di prendersi cura del lato strategico del lavoro, sottraendo dalle “fatiche” le risorse umane. Si sta ovviamente parlando dell’automazione.
Essa non riguarda solo il miglioramento dei macchinari o dei processi produttivi, ma implica una vera e propria trasformazione digitale che investe ogni aspetto della produzione industriale. Si tratta di un campo che evolve rapidamente, e che in questi anni rende possibili soluzioni sempre più sofisticate, grazie alle quali è possibile aumentare l’efficienza operativa e rispondere alle richieste dal mercato.
Ma non bisogna intendere questo settore come un insieme di macchinari e fumi, perché oggi l’industria
Il loro compito è trasmettere dati, perché è su questi che, oggi, si fonda gran parte delle dinamiche di automazione industriale.
Cosa è e cosa non è l’automazione industriale
L’automazione industriale consiste nell’utilizzo di tecnologie, come robot, macchinari automatizzati, sensori e software, per gestire e monitorare i processi produttivi senza l’intervento manuale continuo. È qualcosa che va oltre la semplice sostituzione del lavoro umano, perché mira ad ottimizzare le operazioni aziendali in modo che siano più veloci, sicure e precise.
Chiaramente non implica necessariamente una “macchina pensante” che sostituisce completamente l’uomo. Piuttosto, permette di liberare le risorse umane da compiti ripetitivi, permettendo loro di concentrarsi su attività più creative e strategiche.
Questo fenomeno può includere una varietà di tecnologie, dalla programmazione numerica computerizzata (CNC) all’intelligenza artificiale (IA), che aiuta i macchinari a “apprendere” e migliorare le operazioni nel tempo. Il campo include anche tutte le soluzioni per l’integrazione di sistemi di controllo distribuiti (DCS), l’Internet of Things (IoT) e le soluzioni di cloud computing per la gestione dei dati in tempo reale.
L’industria contemporanea è tutta connessa: reti e protocolli recenti
Le reti industriali sono il cuore pulsante dell’automazione. Mentre le macchine sono in grado di eseguire operazioni autonomamente, sono le reti a garantire che i dati vengano scambiati senza soluzione di continuità tra i diversi dispositivi, permettendo una gestione centralizzata.
I protocolli di comunicazione come Ethernet industriale (Ethernet/IP, Profinet) e OPC-UA sono ormai standard nel settore, perché permettono una comunicazione rapida e sicura tra dispositivi diversi in ambienti produttivi complessi.
L’evoluzione delle reti wireless ha velocizzato ulteriormente il cambiamento, perché ha permesso la gestione remota dei macchinari e la possibilità di monitorare ogni fase della produzione in tempo reale.
Per esempio, grazie alle tecnologie recenti come il 5G e il Wi-Fi industriale, oggi il settore può contare su connessioni ultra veloci e a bassa latenza, essenziali per l’integrazione dei dispositivi IoT e per l’analisi dei big data. L’automazione moderna è quindi sempre più dipendente da una rete di dispositivi interconnessi, che può essere monitorata e gestita in tempo reale da qualsiasi parte del mondo.
E inoltre, con l’avvento dell’Industria 4.0, l’automazione non si ferma più alla produzione, ma coinvolge anche la gestione della supply chain, il monitoraggio della qualità e la manutenzione predittiva. La connessione tra macchinari, sistemi e operatori, oggi, crea una rete intelligente che consente di fluidificare i processi aziendali tagliando gli sprechi.