LE FOTO. CASERTA. Carlo Marino celebra gli alberi potati manco fosse un cantiere dell’autostrada. Ma sotto al suo ufficio piazza Vanvitelli è una giungla

6 Marzo 2025 - 11:54

Tanti lettori ci hanno fatto notare il post social dedicato ad un’azione di semplice normalità, mentre il cuore della città pare una foresta pluviale

CASERTA (l.v.r.) – Che la città di Caserta sia un luogo in cui il concetto di normalità è diversamente percepito lo abbiamo imparato in questi anni.

Il sindaco Carlo Marino ci ha dato una prova di ciò solo pochi giorni fa, pubblicando su Facebook la foto di alcuni alberi potati in giro per il capoluogo. Il fatto che un sindaco debba dimostrare alla cittadinanza che il minimo indispensabile venga eseguito, a nostro avviso, dimostra chiaramente quanto poco ci sia di cura e manutenzione nella città di Caserta.

Poi, viste le gravi vicende giudiziarie che l’estate scorsa, proprio rispetto agli appalti del verde e della manutenzione, hanno portato all’arresto (duplice) dell’uomo più importante, vero braccio destro di Carlo Marino, Franco Biondi, ma anche del cugino del sindaco, Giovanni Natale, per loro attività di dirigenti comunali, dell’ex assessore Massimiliano Marzo, con l’indagine che ha colpito anche l’ex vicesindaco Emiliano Casale, vicenda che ha fatto partire la commissione d’accesso che potrebbe portare allo scioglimento per camorra del comune di Caserta, vista tutta questa quantità di fatti, dicevamo, qualcuno potrebbe pensare che è meglio che non mettano mano, che non facciano nulla rispetto alla manutenzione e al verde pubblico, considerato quanto ritiene di aver scoperto la procura di Santa Maria Capua Vetere.

Evidentemente, però, il sindaco Marino vuole dare una parvenza di normalità e decide di pubblicizzare il taglio degli alberi tramite il suo profilo Facebook, manco si trattasse della costruzione di una bretella autostradale.

A volte, però, sembra che il sindaco Carlo Marino viva in un’altra città, in un altro posto.

Mentre pubblicava queste grandi opere di taglio degli alberi, infatti, negli stessi istanti, i suoi concittadini si lamentavano fortemente della condizione del cuore della città del quella Piazza Vanvitelli che si trova letteralmente sotto l’ufficio del primo cittadino.

C’è chi parla, non a caso, di una giungla, con erba alta e abbandonata. Un degrado confermato anche dal mancato funzionamento sia della fontana, sia dell’abbeveratoio della piazza.

Qualcuno ci ha scritto causticamente che, invece, è in continua funzione l’abbeveratoio dell’amministrazione.