LE FOTO. LE “TRAPPOLE” DI CASERTA. Lavori in via Battisti e Largo Amico, ma quanto ha speso il comune per i risarcimenti?
23 Maggio 2018 - 10:24
Caserta – (Pasman) Verrebbe da dire, meglio tardi che mai, a proposito dei lavori, appena iniziati, di risistemazione dei marciapiedi della centralissima via Battisti e di alcune altre strade cittadine. Nella foto che pubblichiamo, un particolare dell’intervento in corso in piazza Giuseppe Amico per la sostituzione delle tante piastrelle diveltesi nel tempo e che per mesi e mesi hanno costituito una costante insidia per i pedoni. Lì come altrove. La mancata manutenzione delle strade del centro urbano è una vera e propria croce per la città, per i disagi che determina, ma soprattutto per i danni che causa sia ai veicoli in circolazione che finiscono nelle numerose buche, ma soprattutto per le lesioni anche gravi provocate ai passanti, che finiscono per inciampare anche malamente, come il caso della ragazza incinta che lo scorso dicembre, caduta in un tratto sconnesso di via Ricciardelli, perdeva il bambino.
Ciò che espone l’ente comunale e quindi la fiscalità generale alle richieste di risarcimento dei danni avanzate dai malcapitati, per importi anche rilevanti.
Se in consiglio comunale agisse una valida opposizione, si potrebbe arrivare a sapere dagli uffici municipali quale siano gli importi risarciti annualmente per tali motivi, ma soprattutto verificare se essi provvedono, in caso di incidente o di infortunio verificatosi in una strada oggetto di interventi recenti di manutenzione, commissionati in via d’urgenza o saltuaria, a rivalersi sulle ditte affidatarie.
Intanto ci pare di poter dire che i lavori di realizzazione degli scivoli per disabili dei marciapiedi del rione Acquaviva non sembrano eseguiti esattamente a regola d’arte. Ribassati i cordoli, il raccordo con la sede stradale viene effettuato con conglomerato bituminoso, che – non bisogna esser tecnici per capirlo – non sembra reggerà a lungo. Il grado della loro inclinazione, poi, anziché essere costante secondo valori standard come si immaginerebbe che debba essere, varia di posto in posto.
Auguriamoci che l’ufficio tecnico comunale competente vigili sullo svolgimento dell’opera, per non dover pagare, come spesso è capitato, come buoni lavori arrangiati.