LE FOTO. MONDRAGONE. Sciopero dei lavoratori contro la DHI: “I nostri mezzi sono insicuri. Cantiere perennemente allagato e sprovvisto di spogliatoi, docce e acqua potabile”

14 Febbraio 2025 - 11:25

Pubblichiamo integralmente il documento del sindacato USB e rimaniamo a disposizione qualora la DHI volesse replicare

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MONDRAGONE – “Al Centro raccolta di Mondragone , dopo che la DHI, azienda in appalto per la raccolta rifiuti non pericolosi e civili della Città, ha prodotto un documento di responsabilità che obbligava i dipendenti a sottoscriverlo, scaricando di fatto su di loro gravi responsabilità economiche e di sicurezza, i lavoratori stamane si sono rifiutati, giustamente, di utilizzare i mezzi di lavoro per svolgere i consueti compiti perché non sicuri e perché non rispettano le norme del codice stradale, dopo aver segnalato i problemi su un documento di bordo insieme ai vari danni esistenti avvertendo anche i responsabili di sito.

“Dopo innumerevoli articoli sui giornali e dopo svariati Stati di agitazione sostenuti dai lavoratori, che riguardano proprio la sicurezza dei mezzi e la pericolosità ambientale sul centro di raccolta a Mondragone, stamane la maggioranza delle maestranze è ferma sul cantiere. Un cantiere sprovvisto di spogliatoi, docce e acqua potabile, un cantiere allagato perennemente di acque nere e che costringe a spostarsi in una mega pozzanghera di pudrita e maleodorante acqua di fogna, il rischio per la salute è altissimo come quello ambientale. Oltre a tutto ciò per 50 o poco più di loro il parco macchine è ridotto all’osso ed insufficiente per garantire la raccolta rifiuti in Città ed I pochi mezzi presenti sul cantiere usati dai lavoratori su tre turni di lavoro sono pericolosi, la manutenzione ordinaria e straordinaria da parte aziendale è praticamente zero, i mezzi non rispettano le norme stradali e della sicurezza.

Dopo nostra segnalazione, avvenuta all’inizio di Febbraio e l’apertura dello Stato di agitazione nulla è cambiato, abbiamo avuto un tavolo con l’azienda che non ha portato a nulla inasprendo ancora di più i rapporti con i Sindacati e con gli stessi lavoratori, già da troppo sotto stress per le difficili condizioni di lavoro in cui sono costretti a lavorare. Da un anno noi dell’USB segnaliamo tali condizioni e la mancanza delle norme di sicurezza sul sito di Mondragone, abbiamo avuto spesso tavoli con l’Amministrazione Comunale come con l’azienda per risolvere i problemi ma in cambio solo chiacchiere e promesse che da mesi non vengono rispettate ed oggi si vogliono scaricare sui lavoratori le responsabilità altrui. Segnaleremo alle autorità competenti ancora una volta la grave situazione sul sito e arriveremo allo Sciopero nei prossimi giorni se non si avrà nero su bianco da parte dei soggetti citati sopra la certezza di messa in sicurezza del Centro Raccolta di Mondragone e il ripristino del fatiscente e pericoloso parco macchine, inoltre si chiede un’incremento del numero di mezzi per svolgere un lavoro essenziale per la collettività, come la raccolta rifiuti, nella massima sicurezza e nel rispetto delle norme stradali di tali mezzi”

USB CASERTA