L’INTERCETTAZIONE. Ecco come l’allora sindaco Dimitri Russo passava i documenti sottobanco a Schiavone della clinica Pineta Grande

10 Ottobre 2019 - 15:20

CASTEL VOLTURNO – La lettura dell’ordinanza sulla clinica Pineta Grande ci permette di approfondire ancor di più la questione, che era stata puntualmente illustrata nel comunicato stampa della procura della repubblica, reso noto il giorno del sequestro del cantiere per l’ampliamento della struttura sanitaria della cittadina rivierasca, relativa alla presunta attività dell’allora sindaco Dimitri Russo, il quale, secondo l’accusa, tra le altre cose, aveva fornito “al Savio Alfonso, stretto collaboratore di Schiavone Vincenzo (quest’ultimo, patron della Pineta Grande, n.d.r.), il ricorso della clinica Villa del Sole, in forma clandestina, e prima che gli organi competenti avviassero le procedure di competenza“.

Al riguardo l’ordinanza propone una interessante intercettazione telefonica tra l’ex sindaco e il sovraordinato Bonaventura Pianese. Questa conversazione, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, proverebbe che l’amministrazione comunale dell’epoca aveva consentito a Schiavone la realizzazione “di un intervento, di enorme dimensione, a prescindere dalla giustificazione dal punto di vista sanitario“.

Il Pianese, come leggerete qui sotto, rassicura il sindaco Russo commentando alcuni aspetti tecnici del ricorso presentato dalla Villa del Sole. Si parla della variante al progetto, di permessi a costruire, di Valutazione ambientale strategica, e anche dell’ampliamento di posti letto. A questo proposito, vi rimandiamo al duro commento del giudice che potete leggere alla fine dello stralcio che pubblichiamo qui in basso.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA