LO SCANDALO dei truffati di Parco Oliteama. Chiesto il rinvio a giudizio per Angelo Brancaccio e altri 62. TUTTI I NOMI

28 Novembre 2018 - 18:30

ORTA DI ATELLA (Lidia e Christian de Angelis) – Il pm Patrizia Dongiacomo ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco Angelo Brancaccio, Giuseppe Mozzillo, Francesco Setola di Casal di Principe (Ital Casa Immobiliare), Giovanni Sorvillo e altri 60 imputati.

L’udienza preliminare del maxi processo è fissata per il 28 gennaio 2019 presso il Tribunale di Napoli Nord innanzi il GUP dr.ssa Valentina Giovanniello: tra le parti offese anche il Comune di Orta di Atella.

I reati ascritti ai 63 imputati sono molti e vasti e si riferiscono al sistema ben congegnato atto alla massiccia ed abusiva lottizzazione della cittadina atellana che ha arrecato danno a numerosi ignari cittadini che hanno acquistato gli immobili, molti dei quali sottoposti a sequestro dalla magistratura.

Un caso eclatante, di cui più volte ci siamo occupati, quello del Parco Oliteama.

Nelle 47 pagine della richiesta di rinvio a giudizio, si legge che Apicella, Brancaccio, Capasso, Ciccarelli, Del Prete, Diana, Di Giorgio, Indaco, Misso, Mozzillo e Setola Francesco e Domenica, in concorso tra loro in tempi diversi abusavano delle funzioni pubbliche a loro attribuite consentendo la realizzazione di  immobili ad Orta di Atella. Diversi e numerosi i reati commessi e gli episodi evidenziati nella lunga ed articolata ordinanza, dalla quale si evince il modus operandi dei soggetti coinvolti.

Attraverso il proprio ruolo questi consentivano che si arrivassero a realizzare interi palazzi e complessi immobiliari, in barba alle normative.

A supporto della tesi accusatoria le Relazioni Tecniche rese dall’architetto Alberto Coppola e le indagini e relazioni dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Caserta.

L’udienza si terrà il 28 gennaio 2019, in quella sede tutti i cittadini di Orta che sono vittime di questo sistema in cui hanno perso la casa o rischiano di perderla e sono vittime della truffa, potranno costituirsi come parti civili, per vedersi riconoscere i danni subiti a causa della condotta degli imputati.

Seguiremo la vicenda.

 

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