EX-MACRICO…ancora polemiche, ancora sviluppi

13 Novembre 2024 - 23:03

Caserta (p.m.) La Fondazione Casa Fratelli Tutti, come dice di se stessa, è ente di “…partecipazione avente personalità giuridica di diritto privato, iscritta nel Registro Nazionale del Terzo Settore,[e] ha come scopo prioritario la promozione, verso la comunità insediata nel territorio casertano, di servizi sostenibili, sociali, culturali, educativi, formativi, ricreativi, sportivi, assistenziali, idonei a migliorare la qualità della vita delle famiglie”. Dalla sua costituzione, è  specificamente impegnata, per conto della diocesi casertana, sulla futura destinazione  della vasta superficie dell’ex-Macrico, bene di proprietà ecclesiastica della Chiesa di Caserta, la quale ne vorrebbe fare un parco urbano, un polo sociale e culturale. Uno studio ed un masterplan da essa appositamente commissionati hanno stimato in 180milioni di euro il costo delle opere e delle relative strutture avuti in mente. E’ da supporre che la Fondazione immagini che questa utilizzo  dell’area possa garantire l’autosufficienza economico-finanziaria delle nuove realizzazioni giacché si assegna tutta una serie di interventi dai significativi risvolti in termini di sovvenzioni e di fondi pubblici percettibili.

Annovera, difatti, tra le sue attività: … servizi sociali, prestazioni socio-sanitarie, educazione, istruzione e formazione professionale, organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura, organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso, formazione universitaria e post-universitaria (ormai, a Caserta, nella pochezza di ogni altro soggetto, l’università si sta infilando dappertutto) formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa,  attività commerciali, produttive, di educazione e informazione, di promozione, di rappresentanza, di concessione in licenza di marchi di certificazione, svolte nell’ambito o a favore di filiere del commercio equo e solidale, accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti. A  questa impostazione, che potremmo definire utilitaristica, si oppone da sempre il Comitato Macrico Verde, anche perché essa ricalca mutatis mutandis il tentativo di cementificazione che il compendio terriero ha subito, in varie forme e modi, nel corso di ben 5 lustri a questa parte. Lo storico sodalizio cittadino, la cui presidenza onoraria è del vescovo emerito Nogaro, si batte all’opposto per un parco pubblico di verde integrale. In questo scenario sono inevitabili i contrasti di opinione anche in forma aspra. Negli ultimi giorni c’è stato un botta e risposta di comunicati stampa tra la Fondazione, l’Istituto di Sostentamento del Clero, titolare formale del bene, ed il Comitato Macrico Verde, su varie questioni di cui abbiamo dato conto ai nostri lettori. L’ultima contrapposizione  è dell’altro giorno, quando ad una delegazione del comitato casertano non è stato consentito di prendere parte ad una riunione programmata presso la Regione Campania finalizzata ad istituire, in uno dei quarti dell’ex  area militare che ne occupa, un c.d. parco della biodiversità. Il Comitato Macrico Verde, con un comunicato che abbiamo pubblicato ieri l’altro, ha stigmatizzato l’esclusione e la Fondazione Casa Fratelli Tutti ha immediatamente replicato con la nota che riportiamo in calce.

L’ADDEBITO DEL NEO COSTITUITO COMITATO DA MACRICO A CAMPO DI PACE

Sono, come si può leggere,  molte ed intricate le vicende contestate e pertanto non possiamo che limitarci a qualche sola osservazione. La prima e più generale è che la curia casertana, a riguardo dell’ex Macrico, ci pare abbia ormai abbracciato il paradigma vittimario. Per il quale essa vuole il bene della cittadinanza, mentre altri vi si oppongono anche con la bugiarderia. In tale accusa oggi viene associato anche l’ingegnere Gianfranco Tozza, componente dissidente del Comitato Scientifico e perciò dimissionario. Ma i rilievi di Tozza non sono i soli, oltre a quelli del Comitato Macrico Verde. Anche il Comitato da Macrico a Campo di Pace, di recentissima istituzione a sostegno dei progetti vescovili, dopo poco ha eccepito una sorta di gestione monocratica della Fondazione. E francamente, rispetto agli ultimi fatti, più che leggere le polemiche ci saremmo aspettati che la città fosse messa a conoscenza di quello si sta dicendo e combinando a palazzo Santa Lucia  del Macrico di Caserta. Crediamo, difatti, che nelle vicende di interesse generale dovrebbe valere l’accessibilità totale e piena agli atti dell’amministrazione pubblica. Le varie esclusioni fatte valere come in questo caso, spesso cavillose o fondate su interpretazioni molto opinabili, non convincono affatto.

Il documento della Fondazione Casa Fratelli Tutti, riportato in modo integrale per la politica di informazione totale a cui è ispirato il nostro giornale

FONDAZIONE CASA FRATELLI TUTTI 

🟩 𝐋𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐮𝐥 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐋𝐚𝐮𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐢’ 𝐂𝐚𝐬𝐞𝐫𝐭𝐚 – 𝐀𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 🟩

Alla nostra “Lettera aperta alla città” dello scorso 28 ottobre hanno fatto seguito comunicati stampa del Comitato Macrico Verde, articoli di una testata giornalistica locale nei quali venivano riportate notizie e dichiarazioni attribuite allo stesso Comitato e la lettera di dimissioni da membro del Comitato scientifico della Fondazione Casa Fratelli Tutti dell’ing. Gianfranco Tozza. Tutti questi documenti riportano alcuni dati e circostanze che non rispondono al vero pertanto, per amore della verità, siamo costretti ad intervenire di nuovo per permettere ai cittadini di conoscere la realtà dei fatti.

🟢 𝐕𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐭𝐫𝐢𝐞 Nel suo comunicato stampa del 29 ottobre, Macrico Verde contesta il valore fornito dalla Fondazione di 525 mila metri cubi di edificato esistente nell’area ex Macrico, asserendo che la volumetria oggi è in realtà “di circa 230.000”. Quanto affermato da Macrico Verde 𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐯𝐞𝐫𝐨, infatti è lo stesso Comitato che a pagina 17 del suo progetto “Macrico: il parco dei parchi per Caserta” nell’indicare il riepilogo delle superfici e dei volumi dello stato di fatto, riporta come valore del volume realizzato 499.846,62 mc. Nel 2008 la Soprintendenza ai beni culturali, nel suo decreto con il quale appone il vincolo, attesta che l’area “si presenta occupata da costruzioni di tipo militari per un totale di oltre 500.000 mc”. La fonte da cui la Fondazione ha tratto il valore di 525 mila metri cubi di edificato presente nel sito è la consulenza tecnica relativa al rilevamento dei manufatti esistenti sull’area, una vera e propria perizia commissionata e redatta nell’anno 2004 congiuntamente da ingegneri e geometri incaricati dall’Istituto Diocesano Sostentamento Clero e dall’Esercito Italiano – 10° Reparto Infrastrutture. La consulenza individua planimetricamente ogni singolo manufatto, ne effettua un rilievo fotografico ed un’analisi delle caratteristiche strutturali dell’immobile, compreso la superfice e il volume. Sulla base di questi dati, pertanto, è stato possibile ricavare l’esatta volumetria dell’edificato esistente che è risultato essere pari a 455.270,28 mc.; a questi si aggiungono 69.535,70 mc. di tettoie in lamiera che allora risultavano già essere state demolite, per arrivare così a 524.805,98 mc. di volume complessivo. Ciò dimostra che quanto scrive il Comitato Macrico Verde è privo di fondamento.

🟢 𝐈𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐧 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐚𝐧𝐢𝐚 Nel pomeriggio di giovedì 7 novembre, convocata dalla Regione Campania, si è svolta a Napoli, presso la sede di via Santa Lucia, una riunione propedeutica all’indizione della conferenza di servizi per la predisposizione di un accordo di programma. Il Dirigente regionale aveva invitato a questa riunione oltre al Comune di Caserta anche l’IDSC e la Fondazione che, ai sensi di legge, avevano presentato l’istanza al Presidente della Regione Campania. Il giorno successivo alla riunione un articolo di un giornale locale online rendeva noto che rappresentanti del Comitato Macrico Verde si erano presentati alla riunione nonostante non fosse stata accolta la loro istanza di partecipazione. L’articolista giustifica la presenza dei rappresentanti del Comitato con il fatto che “siccome la nota di questa risposta giungeva solo qualche ora prima dell’incontro, la delegazione casertana del Comitato Macrico Verde era già partita per Napoli e quando si presentava alla sede regionale, chiedendo l’accesso alla riunione, veniva messa alla porta, non senza essere prima identificata dagli addetti alla sicurezza.”. 𝐓𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐟𝐚𝐥𝐬𝐚 e giacché non è stata smentita da Macrico Verde, anzi l’articolo che la riporta è stato pubblicato sulla propria pagina Facebook, dobbiamo ritenere che la fonte della notizia data al giornale è da attribuire allo stesso Comitato, che in maniera capziosa ha voluto far credere all’opinione pubblica di essere stato vittima di un “atto di prevaricazione” da parte degli uffici regionali. La ricostruzione è falsa perché Macrico Verde ha inviato la sua istanza solo tre giorni prima lo svolgimento dell’incontro – per di più la sera – ed è stato formalmente avvertito via pec del mancato accoglimento della richiesta il successivo pomeriggio, cioè due giorni prima che si tenesse la riunione e non nelle ore precedenti come si scrive.

🟢 𝐃𝐢𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 L’ingegnere Gianfranco Tozza con email del 29 ottobre ha rassegnato le sue dimissioni da membro del Comitato scientifico affermando che la “decisione scaturisce dalla constatazione che il Comitato Scientifico non è stato mai coinvolto, pur se a solo titolo consultivo, nelle fasi di progettazione del Masterplan e in generale nei processi decisionali”. L’ing. Tozza contemporaneamente all’invio dell’email ha ritenuto di rendere note anche alla stampa le sue dimissioni. Anzitutto intendiamo ringraziare l’ing. Tozza per il lavoro svolto all’interno e fuori il Comitato scientifico anche nella sua veste di Presidente di Legambiente Caserta, associazione consultata durante la fase delle audizioni, però ci dispiace dover confutare, perché 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐫𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐧𝐝𝐞 𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚̀, quanto da lui riferito circa il mancato coinvolgimento nella progettazione del Comitato scientifico. Il Comitato, dal suo insediamento, è stato convocato ben 12 volte ed in due riunioni, quelle del 24 novembre 2022 e del 18 settembre 2023, i suoi componenti hanno avuto la possibilità di interloquire con i progettisti prima che questi presentassero il loro lavoro. In entrambe le occasioni, come risulta dai verbali, l’ing. Gianfranco Tozza ha rivolto apprezzamento per il lavoro svolto dai professionisti incaricati. Nessun altro componente del Comitato scientifico ha lamentato la mancanza di confronto sul progetto. Ribadiamo che la Fondazione ha sempre promosso – e continuerà a farlo – la massima partecipazione possibile in ogni fase del percorso rigenerativo del futuro Campo Laudato si’ Caserta.

🟢 𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐜𝐫𝐢𝐜𝐨 𝐕𝐞𝐫𝐝e Intendiamo precisare che nella “Lettera aperta alla città” del 28 ottobre abbiamo più volte fatto cenno allo Studio di fattibilità commissionato nel 2007 da Macrico Verde dal titolo “Macrico: il parco dei parchi per Caserta”, documento a firma dell’Arch. Annamaria Bitetti (Italia Nostra), Arch. Cira Mongillo, Ing. Gianfranco Tozza (Legambiente) e Ing. Lorenzo Vallone. Intendiamo manifestare pubblicamente apprezzamento ai quattro progettisti che 17 anni fa, con lungimiranza, produssero un lavoro concettualmente sovrapponibile allo Studio di prefattibilità di Alvisi Kirimoto, presentato dalla Fondazione lo scorso anno. Se abbiamo messo a confronto i due Studi è proprio per dimostrare che è incomprensibile come il Comitato Macrico Verde, oggi, rinneghi il suo progetto che, insieme al nostro, riteniamo sia il più green tra quelli presentati in questi ultimi due decenni. Su questo punto auspichiamo che anche il Comitato Macrico Verde dia risposte alla città e faccia chiarezza.

🟢 𝐕𝐨𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢 Ringraziamo i volontari che il sabato e la domenica permettono l’apertura del Campo. Grazie alla loro disponibilità e alla manutenzione condotta da un giardiniere, l’area verde all’ingresso diventa sempre più fruibile per i casertani. Ringraziamo tutte le associazioni ed i Circoli Laudato si’ delle parrocchie che ci sostengono.