MADDALONI. Sapete quant’è il debito della coppia Giuseppe Barletta e Antonio Campolattano per tasse comunali non pagate? Più di 13 milioni di euro
20 Giugno 2018 - 13:10
MADDALONI – (g.g.) Tutto sommato, Bruno Cortese avrà ringraziato i suoi santi numi per non aver vinto le elezioni di Maddaloni e per non esserne diventato sindaco.
Come si sarebbe comportato, infatti, uno che nelle ultime serate della campagna elettorale, partecipa ad una cena in un elegante ristorante di Dugenta, al cospetto di tutti i dipendenti dell’Interporto, residenti a Maddaloni e precettati per l’occasione da Antonio Campolattano, in nome e per conto del patron Giuseppe Barletta, di fronte alle clamorose inadempienze fiscali dell’azienda, ormai da anni acrobaticamente gestita dai due?
Perché le inadempienze ci sono e sono gravi. Noi non abbiamo avuto mai nulla contro Antonio Campolattano e Giuseppe Barletta. Non li abbiamo mai incontrati, non li abbiamo mai sentiti al telefono, li abbiamo visti solo in fotografia. Tutte le nostre analisi sono state rigorosamente impersonali e hanno riguardato, da un lato, il rispetto dell’accordo di programma stipulato nel 1997 tra Barletta, i comuni di Maddaloni e Marcianise, l’amministrazione provinciale e quella regionale, e dall’altro i problemi economici dell’azienda nonostante i super investimenti speculativi nell’area marcianisana, trasformata in un enorme agglomerato di centri commerciali, nell’attestazione di un rapporto tra infrastrutturazione legata alla intermodalità, cioè all’essenza concreta, viva di quello che dovrebbe essere un Interporto, quale strumento di sviluppo economico del territorio, e servizi che di questa infrastrutturazione dovevano essere complemento e corollario, assolutamente stravolto.
Siamo d’accordo, e lo chiediamo sommessamente all’ingegnere Barletta e ad Antonio Campolattano che l’Interporto Sud Europa o come cavolo oggi si chiama, debba pagare le tasse esattamente come ogni cittadino le paga e come ogni altra impresa è obbligata a farlo?
Sì o no. Perché su questo punto non si può ciurlare nel manico, non si può cambiare discorso, non può essere utilizzato il salvagente dialettico dei politicanti di professione per i quali “la questione è sempre un’altra” oppure “il punto vero è….“.
Un cavolo: il punto vero è che l’Interporto deve 13 milioni e 400 mila euro circa al Comune di Maddaloni per tasse non pagate. Ciò vuol dire che questa inadempienza, l’inadempienza di coloro che hanno costruito il Campania, che lo hanno venduto a peso d’oro, che ne hanno addirittura mantenuto per molti anni la proprietà per quanto riguarda la multisala cinematografica, va ad attaccare la tasca della povera gente. Ecco perché la candidatura di Bruno Cortese ha deluso ed ha lasciato indifferente Maddaloni che, dall’Interporto Sud Europa ha ricevuto solo danni e guai.
L’auspicio è che l’amministrazione comunale proceda immediatamente con le opportune diffide ed eventualmente con la iscrizione al ruolo dell’Agenzia delle Entrate di questo maxi debito.