MARCIANISE. Giù le mani da Aniello Iuliano: è guerra contro di lui che non ha voluto firmare un frazionamento “osé”. Su pino Riccio, Pasquale Salzillo e sul sindaco…

15 Luglio 2024 - 12:23

L’area è quella di via Santella di proprietà di Rodolfo Trombetta, che col Puc diventerà edificabile. Ma il frazionamento non si può fare e vi spieghiamo il perché

MARCIANISE (G.G.) – È vero o non è vero che il dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale Aniello Iuliano, che ha ereditato il pessimamente condotto, fino ad allora, Suap, sia stato sottoposto, nelle ultime settimane, ad un pressing affinché approvasse il frazionamento di un’area che, manco a dirlo, si trova a ridosso di quella di Blucar, cioè un congiunto del consigliere comunale ribaltonista Arcangelo Pratillo?

È vero che tra i più attivi nel rivendicare questa istanza c’è stato l’ingegnere Pino Riccio, titolare dell’organizzazione della lista elettorale alleata al centrosinistra di Lina Tartaglione e poi ribaltatasi dalla parte del sindaco Trombetta quando questi aveva assolutamente bisogno di un voto trasformista?

È vero che l’area in questione è di proprietà di un tal Rodolfo Trombetta, che proprio a Pino Riccio si sarebbe rivolto, forse affascinato dal cartello del cantiere di Blucar in cui Pino Riccio compare come direttore dei lavori e con altre mansioni per effetto di una concessione illegalmente mai pubblicata nell’albo pretorio e neppure nella sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale del Comune di Marcianise. al tempo in cui del Sue

era responsabile (si fa per dire) Angelo Piccolo, fratello siamese del vicesindaco e assessore Pasquale Salzillo?

È vero che il sindaco Antonio Trombetta, per gli amici Tonino, della cosa è stato avvertito e ben conosce le lamentele fondatissime esposte da Aniello Iuliano, ma anche quelle esposte da Pino Riccio, il quale sarebbe stato aggredito ed avvinto dal seguente dubbio amletico: “Ma amma vinciuto, o no?”

Noi abbiamo le nostre convinzioni su queste domande in quanto abbiamo compiuto diverse verifiche, i cui esiti tireremo fuori nel caso in cui a qualcuno venisse in mente di fare una smentita polemica.

Però, siccome Casertace è sempre pronta al confronto, aspettiamo un’eventuale precisazione, un’eventuale confutazione civile e costruttiva sulla quale, come sempre capiterebbe in casi simili, purtroppo inesistenti, ringrazieremmo e ci confronteremmo con grande civiltà.

Aniello Iuliano, voluto fortemente dall’assessore zinziano ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica Stefano Farro, è stato subito da Pasquale Salzillo, il quale avrebbe voluto che Angelo Piccolo rimanesse forever seduto su quella poltrona.

La stessa cosa avrebbe voluto Pino Riccio, come dimostra chiaramente quel cartello dei Lavori Blucar, concessionaria d’auto, di auto anche di lusso, come quella condotta da un congiunto di Angelo Piccolo mentre questa era ancora nella piena proprietà della concessionaria marcianisana, così come ha dimostrato, documenti della motorizzazione alla mano, Casertace. E allora diventa verosimile il discorso molto concreto fatto al sindaco da Pino Riccio: “Amma vinciuto, o no?”

Perché lui si considera un vincitore, nonostante le elezioni le abbia perse. Una sconfitta divenuta una benedizione perché Pratillo ha assunto quel peso specifico, quella forza di un valore marginale che l’anno scorso, di questi tempi, ha permesso al sindaco Antonio Trombetta di rimanere sulla sua poltrona.

Poi ognuno vince a modo suo. C’è chi vince ritenendo che questo rappresenti un modo per affermare le proprie idee sullo sviluppo omogeneo della comunità, c’è chi vince e succede questo per una larga maggioranza di soggetti, ritenendo che vincere significhi alimentare, nutrire, ingrassare i propri interessi.

Se un parente di Pratillo ottiene una concessione che non viene pubblicata; se un parente di Pratillo sceglie Pino Riccio come direttore di lavori e altro ancora non possiamo dire, come scrivemmo già a suo tempo, che questo sia sicuramente connesso col ribaltone, ma possiamo dire che questo sia verosimile.

Quella zona di via Santella, se gli uffici del Comune non avessero combinato quell’incredibile pasticcio che oggi rende il nuovo Puc ancora inapplicabile, sarebbe già una zona di sviluppo residenziale e non più una zona vincolata ai servizi ospedalieri e simili.

Però, qualche mese ancora e il pasticcio sarà risolto. Il Puc tornerà in consiglio, sarà probabilmente approvato, sarà di nuovo pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Campania e, da quel minuto esatto, sarà esecutivo.

Senza entrare nel merito supertecnico, diciamo che quella zona di via Santella che vedete nelle foto satellitari di Google, potrà ospitare nuove case di abitazione. Palazzine, villette a schiera. A quanto pare, nell’idea di Pino Riccio, ripetiamo già operativa nel terreno contiguo a Blucar, lì potrebbero nascere tanti nuovi vani in villette di nuova concezione.

Inutile dire che Rodolfo Trombetta ha trionfato al “Gratta e Vinci”, perché quel terreno, in considerazione della nuova destinazione d’uso del Puc, ha visto decuplicare il valore.

Ha però un problema: se guardate bene le immagini, lì c’è una volumetria abusiva. E questo determina una condizione di inutilizzabilità ex lege, a prescindere dalla nuova destinazione d’uso.

E allora cosa pensano Superpippo Pino Riccio e Archimede Pasquale Salzillo: adesso frazioniamo un terreno, dividiamo l’area, re-identificandola dal punto di vista delle sue porzioni.

Naturalmente questo accade sempre all’interno di un regolamento, all’interno di norme tecniche che a Marcianise, per esempio, per i terreni agricoli, fissa il limite del frazionamento a 10mila metri quadrati.

Ma un frazionamento non si può ottenere da un ufficio tecnico se riguarda un’area su cui sono stati già realizzati manufatti abusivi di qualsiasi dimensione e/o natura, in lamiera ossia temporanei, o in muratura ossia non temporanei.

Insomma, neutralizzare, purificare e calare una sorta di amnistia su una porzione di area che si distacca nella sua identità catastale, diventando pars di un totus precedente, si può fare solamente se il totus non ha accolto fabbricati abusivi.

Gli abusi edilizi non possono, dunque, essere relegati in una “bad zone” liberata da porzioni sanificate dal frazionamento.

Ed è proprio questo che Aniello Iuliano avrebbe cercato di spiegare a Riccio e Salzillo. Ma i due, che fino a prova contraria sono l’uno ingegnere e l’altro geometra, queste cose le sanno bene, costituendo le stesse l’Abc della legislazione urbanistica.

Iuliano non vuole rischiare di essere inquisito da un magistrato per un frazionamento illegale.

La nuvoletta da fumetto, quella con i pallini che indica un pensiero non esternato a parole, quella che a Riccio fa sognare la sua griffe su 4-5-6 villini a schiera, viene vanificata da questo richiamo alla stretta legalità opposto da Aniello Iuliano.

E allora: “Amma vinciuto, o no?”

Perché, aggiungiamo noi, se “abbiamo vinciuto”, a capo del Sue, a capo dell’Urbanistica, ci deve tornare Angelo Piccolo.