MARCIANISE. Questo ha detto che non ha tolto un euro ai cittadini. Quasi un milione tra i suoi permessi e la corte dei miracoli dei consulenti
21 Aprile 2019 - 17:32
Marcianise – Anche nelle ore pasquali è continuato il pianto greco del sindaco Antonello Velardi, il quale ripetendo per l’ennesima volta, come se fosse diventato una sorta di mantra, che di qui a mercoledì, data fissata per la celebrazione del cnosiglio comunale convocato per l’approvazione del bilancio, quelli dell’opposizione e quelli del PD lo manderanno a casa, ha affermato una cosa che rende necessaria una sottolineatura anche da parte nostra, che, onestamente, non perché è Pasqua ma perché ci siamo stufati di sentire le solite stupidaggini, mai argomentate, mai declinate attraverso l’illustrazione di fatti e cifre concrete, avremmo volentieri voluto evitare.
Però, se uno come Velardi, dice che lui non ha gravato nemmeno per un euro sulle spalle dei cittadini-contribuenti dei cittadini marcianisani, per una volta ci dobbiamo far soccorrere da un manifesto della minoranza, forma di intervento politico che non abbiamo mai utilizzato in passato, proprio perché la nostra narrazione su velarsi, a partire dagli ultimi mesi del 2015, da quando un coacervo di forze ingenue ma anche di forze oscure ed opache, stavano preparando, facendo un colpo di mano nel PD, il suo avvento, è stata autonome, indipendente e semmai ha fornito qualche argomento agli altri senza mai avere bisogno di acquisirne.
E allora vediamo come Velardi non ha gravato nemmeno per un euro sulle casse della città.
Partiamo dai 210.000 euro, usciti dalle casse del comune per pagare tutti i permessi, la maggior parte dei quali attribuiti in maniera legalmente dubbia, e frutto della scelta del indaco di non mettersi. in aspettativa ma allo stesso tempo di non andare a lavorare molto spesso, caricando sui marcianisani i quasi 11000 euro netti al mese, con 14 mensilità, somma tra lo stipendio e il 50% dell’indennità da sindaco che ha pur conservato. Ogni permesso dal lavoro è stato pagato dalle tasche dei marcianisani.
ogni sedutasi giunta, di cui non si è saputo mai l’orario di chiusura, ha fatto scattare un gettone di una bella sommetta che il conto corrente del comune ha bonificato su quello del Mattino.
I super consulenti, quelli per cui il PD sta doverosamente lottando, con la minoranza, scelti tra amici, parenti, congiunti di compagni di scuola e chi più ne ha più ne metta, sono costati fino ad oggi più di mezzo milione di euro.
30000 euro per addolcire la bocca a professoroni compiacenti, messi lì a fare i soprammobili a produzione zero.
Per non parlare poi dei milioni e milioni di euro, che non entreranno mai nelle casse del comune e che nessuna amministrazione comunale avrebbe regalato agli amichetti dell’Interporto.
Potremmo continuare per ore, ma bastano questi esempi per dire che ormai lo spettacolo di questo qui è stucchevole, deprimente, ma soprattutto talmente farlocco da non commuover più nessuna, perchè si ha la sensazione che i marcianisani lo abbiano conosciuto bene.