MARCIANISE. Sulla “Pascoli” è stato com-piu-to un re-a-to di falso in atto pubblico. Farro e il sindaco non dicano stupidaggini e non si attacchi una persona per il suo aspetto fisico
27 Ottobre 2025 - 13:34
La verità è che, in questa storiaccia dei lavori realizzati a inizio settembre e poi aggiudicati a inizio ottobre, gli interessi dei bambini sono stati l’ultima cosa considerata, a differenza di quelli di un’impresa. Perché, esaminando punto per punto quello che è successo, non si può non individuare la ragione — non essendoci assolutamente stata alcuna somma urgenza, mai scelta dal dirigente — in una delle tante dinamiche che connettono, a Marcianise, in questa amministrazione, la potestà amministrativa della politica con gli interessi economici
IL POST DI STEFANO FARRO: https://www.facebook.com/photo/?fbid=10239187008924273&set=a.3329016114936
MARCIANISE (G.G.) – Non conosciamo approfonditamente i signori Stefano Farro, che abbiamo incontrato una sola volta, e il sindaco Antonio Trombetta, che conosciamo solo attraverso i suoi scritti su Facebook. Diremmo meglio che lo conosciamo anche attraverso la sua personalissima, insostenibile leggerezza dell’essere sindaco, primo cittadino, ma andremmo a incrociare discorsi già fatti in più di un’occasione.
Per cui presumiamo, come se si trattasse di un teorema matematico, che i due posseggano un’intelligenza media. Ora, qualsiasi essere umano con intelligenza media può evitare di leggere un nostro articolo. Lo può fare per scelta più o meno responsabile o irresponsabile, pur trattando quell’articolo argomenti direttamente legati alla funzione che quella intelligenza media svolge.
Diciamo che Stefano Farro e Antonio Trombettasi si comportano così. Per non affrontare la realtà, confidano nel fatto che a leggere i nostri lunghi articoli siano in pochissimi e dunque si coprono gli occhi e vanno avanti. Nell’articolo in questione, però, non si trattava solamente di un racconto cronistico, accompagnato da nostre considerazioni conseguenti. C’era anche un virgolettato relativo a un’ordinanza, firmata dal Gip del Tribunale di S. Maria C.V. Daniela Vecchiarelli, che spiegava i motivi per cui aveva deciso di arrestare l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Caserta Massimiliano Marzo, i dirigenti dell’area tecnica-urbanistica Franco Biondi e Giovanni Natale, e un imprenditore che aveva svolto dei lavori di ristrutturazione, ripartizione e manutenzione in una scuola della città capoluogo. Questi lavori erano stati effettuati a luglio, mentre la determina di affidamento degli stessi era stata scritta e pubblicata a settembre.
Francamente, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Farro, tornando alla media intelligenza, gioca con la medesima perché, in linea con quella che è il metodo-Trombettasi, non capisce, citando una frase della metafora vernacolare, “asso per fiori”, ma risponde “asso per fiori”.
Che c’entra, infatti, quello che Farro ha messo nero su bianco nel suo post Facebook, da noi pubblicato ieri, con la situazione della Pascoli? Se andiamo a esaminare i lavori fatti dall’impresa dell’imprenditore Santi, non si capisce per quale motivo questi debbano essere fatti passare per somma urgenza, come intervento straordinario. Se di ciò si fosse trattato, la legge — ripetiamo, la legge — avrebbe dato la possibilità all’Ufficio Tecnico del Comune di Marcianise di svolgere e chiudere rapidamente una procedura di incarico diretto.
Se tale necessità fosse stata ravvisata a inizio settembre, cioè a ridosso dell’anno scolastico, il dirigente Iuliano, constatando de visu la situazione, avrebbe avuto la possibilità di percorrere legittimamente il sentiero della somma urgenza. Non l’ha fatto. E allora Farro ci è o ci fa? Vuole offendere l’intelligenza dei Marcianisani con quel post? Se c’era urgenza, per quale motivo si è consentito all’impresa di effettuare i lavori dal 7 al 13 settembre, come abbiamo dimostrato nell’articolo della settimana scorsa (CLICCA E LEGGI), autorizzando gli stessi lavori come se non fossero mai stati fatti, dunque con un documento tecnicamente falso? — ci querelino e andiamo davanti a un giudice a parlarne — perché è falso in atto pubblico scrivere il 4 ottobre che si affidano i lavori a Imprecos quando quei lavori erano già stati realizzati.
Noi giornalisti le denunce le facciamo sul giornale e invitiamo chi si ritiene diffamato a querelare. Ma a questo punto invitiamo i consiglieri comunali di opposizione a tentare un esposto alla magistratura inquirente, dato che la Procura della Repubblica di S. Maria C.V. non potrà usare due pesi e due misure per Caserta e Marcianise. Non entriamo nel merito della risposta che Farro ha dato alla consigliera di Forza Italia Giovanna Iadicicco. Ma il riferimento osceno alla sua statura fisica la dice lunga sullo stato di scarsa lucidità di Farro.
Avete commesso un reato, o meglio lo ha commesso Iuliano. Lo scriviamo e lo ribadiamo, e vi ripubblichiamo in calce il testo integrale dello stralcio di ordinanza che lo dimostra. La si smetta di ergersi a eroi della pubblica necessità, dei diritti dei bambini della “Pascoli” di entrare a scuola il primo giorno utile, perché si tratta di una balla spaziale. Qui i giochi hanno riguardato le necessità di un’impresa, come sta accadendo puntualmente, come tratto distintivo della peggiore politica clientelare che Marcianise ha visto negli ultimi trent’anni.
Questo è un pasticcio in cui il protagonista è l’imprenditore, non il bambino che deve andare a scuola. Il post di Farro è vergognoso dall’inizio fino a quando risponde alla Iadicicco. Farro ha mai sentito parlare di bodyshaming?
LO STRALCIO DI ORDINANZA CHE CITIAMO NELL’ARTICOLO:
Il 13 giugno 2024 il Comune di Caserta è stato scosso da un provvedimento pesante, firmato dal GIP Vecchiarelli del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta dei PM Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano. Quella mattina furono posti agli arresti domiciliari l’allora assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Maro, i dirigenti Franco Biondi e Giovanni Natale, oltre ad alcuni imprenditori, destinatari di affidamenti relativi – per l’appunto – ai lavori pubblici della città capoluogo.
Questa ordinanza, al capo G, descrive un episodio ben preciso, oggetto di contestazione del reato sopra menzionato:
Del reato p. e p. dagli artt. 110, 61 n. 2, 479 c.p., in riferimento all’art. 476 co. 1 c.p., perché, al fine di commettere il reato di cui al capo che precede, in concorso tra loro — Natale Giovanni (quale firmatario), nella sua qualità di Dirigente dell’Area Urbanistica del Comune di Caserta, e Marzo Massimiliano (quale esecutore materiale, insieme a Khachermi Magdi), nella sua qualità di Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Caserta — attestavano falsamente, nella determinazione n. 1554 del 2/9/2022 (a firma di Natale Giovanni), che i lavori aventi ad oggetto “La manutenzione ordinaria e straordinaria da effettuarsi nei plessi delle scuole dell’infanzia di competenza comunale” sarebbero iniziati in data successiva alla pubblicazione della determina, mentre in realtà erano già iniziati nel mese di luglio, come emerge dalle intercettazioni n. 3445 del 26/7/2022 e dalla trascrizione del messaggio vocale WhatsApp n. 83289/6 inoltrato il 2/9/2022 da Khachermi Magdi a Marzo Massimiliano.
