Market della droga nell’appartamento Iacp, la decisione del giudice per i tre spacciatori

16 Luglio 2023 - 10:53

Nel loro linguaggio in codice chiamavano “cruda” la cocaina e “cotta” il crack.

CAPUA. Udienza di convalida per i tre spacciatori fermati venerdì. Alessandro Cristiano, 24enne di Sant’Arpino, è finito ai domiciliari; obbligo di dimora per Luciano Truosolo, 38enne di Carinaro, mentre è stata disposta la scarcerazione di Sebastiano Pistone, 34enne di Capua. I tre avevano messo su un vero e proprio supermercato della droga. Gli agenti di polizia del commissariato di Santa Maria Capua Vetere e quelli della squadra mobile di Caserta sezione narcotici da tempo seguivano gli spacciatori scoprendo che a Capua, in via Scarano numero 12, in un appartamento del palazzo IACP, avevano messo su un vero e proprio market soprattutto cocaina e crack. Truosolo e Cristiano si dedicavano al confezionamento degli stupefacenti e ad intercettare i clienti a bordo di una Fiat Panda di colore bianco. Pistone invece, nel gruppo aveva il ruolo di guardiano dello stupefacente. Analizzando il telefono cellulare di Truosolo gli agenti sono riusciti a risalire agli acquirenti che utilizzavano un determinato gergo per chiedere la droga: “cruda o cotta” erano i termini che identificavano ad esempio cocaina o crack.