MONDRAGONE. Blitz dei carabinieri nelle aziende di Alfredo Campoli

9 Novembre 2024 - 11:16

Nuove perquisizioni per acquisire documentazione contabile delle società

MONDRAGONE – Ad un mese di distanza dalla prima perquisizione i carabinieri di Aversa, su ordine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, sono tornati a bussare alle porte delle aziende riconducibili ad Alfredo Campoli.

Acquisita documentazione contabile delle varie società; materiale che gli investigatori hanno tenuto necessario sottoporre ad approfondimento per ipotesi di uso di false fatture e riciclaggio contestate al mondragonese. Da quanto emerso nel primo decreto di perquisizione Campoli in più episodi si è avvalso di fatture per operazioni inesistenti emesse dalla FC Multiservice con sede a Casavatore inserite, secondo quanto ipotizzato dall’accusa, dall’imprenditore mondragonese nei bilanci delle sue aziende al fine di giustificare spese non realmente affrontate ma che avevano solo il merito di attestare un esborso di dinaro fittizio al fine di evadere le tasse.

Analogamente a questa condotta c’è anche l’accusa di riciclaggio perché l’imprenditore mondragonese avrebbe prelevato, quasi con cadenza settimanale delle somme di denaro contante consegnate dalla Multiservice proveniente proprio dall’attestazione di fatture false. Campoli accusato di corruzione in concorso con Zannini che, ipotizzano i pm, Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano, si sarebbe impegnato per far ottenere alla società del patron della Campoli Group alcuni servizi di pulizia a Teano per tramite della Columbus Edil Gest.

Ricordiamo che a Zannini viene contestato anche il reato di concussione perché avrebbe esercitato delle pressioni su Vincenzo Iodice per fargli lasciare l’incarico di direttore dell’Asl di Caserta unitamente ad altre ipotesi di corruzione connesse al presunto prodigarsi del consigliere regionale per aiutare Luigi e Paolo Griffo ad aprire uno stabilimento di produzioni casearie a Cancello Arnone ricevendo in cambio, secondo l’accusa, un mini vacanza sullo yacht Camilla per il valore di 7320 euro.

Alfredo Campoli, Giovanni Zannini e tutti gli altri indagati sono da ritenersi Innocenti fino eventuale sentenza di condanna irrevocabile