MONDRAGONE. Clamoroso: l’Agenzia delle Entrate cita il Comune per gli immobili venduti alla famiglia della moglie di Schiappa

25 Settembre 2018 - 19:01

MONDRAGONE – Al comune di Mondragone è giunto un delicato atto dell’Agenzia delle Entrate che ha convocato il comune per riferire sulla vendita di alcuni beni demaniali per effetto della delibera di sdemanializzazione.

Si tratta della famosa delibera, approvata dal consiglio comunale, ai tempi dell’amministrazione, guidata dal sindaco Giovanni Schiappa e di cui CasertaCe si occupò a lungo, non lesinando critiche e perplessità su quella che sembrava un atteggiamento assolutamente parziale dell’amministrazione comunale nei confronti delle ragioni che poi si dimostrarono reali ragioni, di alcuni componenti della famiglia della moglie del sindaco che avevano puntato le loro attenzioni, proprio su quei terreni.

L’Agenzia delle Entrate, esattamente come scriveva al tempo CasertaCe, ha notato degli scostamenti del prezzo di quegli immobili, rispetto al loro valore reale, ritenendo incongruo il prezzo relativo alla vendita. L’atto di vendita fu stipulato il 30 maggio 2017, pochissimi giorni prima delle elezioni che decretarono la sconfitta di Schiappa.

Il terreno fu ceduto a Giuseppe Pagliaro, presidente della Pro Loco, un tempo cognato dell’allora primo cittadino.

Gli immobili, venduti a prezzi stracciati, secondo l’Agenzia delle Entrate, dunque incongrui sono il bar Europa ceduto a Cristina Razzano suocera di Giovanni Schiappa, a Beatrice Flaminio, Marco Razzano e Angelo Razzano, tutti cugini della moglie di Angela Esposito, moglie di Giovanni Schiappa.