MONDRAGONE. Ecco i vincitori del concorso per i vigili urbani. Si rompe una calcolatrice e per il primo degli esclusi 21 + 27 fa 47. BIRICCHINIIIIII
14 Giugno 2018 - 09:57
MONDRAGONE – Quella che vi presentiamo in calce a questo articolo è la graduatoria che, definisce almeno ufficiamente a meno che non ci siano ricorsi, i 12 assunti, a tempo determinato almeno per 3 mesi come vigili urbani di Mondragone.
Già nelle scorse settimane ci sono occupati di questa vicende ed effettivamente abbiamo solo sottolineato dei nomi che, a nostro avviso potevano essere collegabili all’amministrazione comunale e alla sua maggioranza.
Per amor di verità ce n’è anche qualcun’altro, forse ancor più legato a politici del luogo e che, al contrario degli altri sono stati esclusi. Un esempio per tutti: il figlio del noto politico di Grazzanise Vaio. Non è un mistero che il politico in questione abbia scelto di stare nel movimento fondato dal consigliere regionale mondragonese, Giovanni Zannini. Eppure nonostante questo Vaio junior è arrivato per ultimo. Questo tipo di sottolineature sono fondamentali per dare equilibrio, serietà e serenità ad altre cose, sempre a nostro avviso, in questo concorso, non hanno funzionato.
Se guardate un attimo, non ci vuole granché per capirlo, la graduatoria contenente il punteggio raccolto alla prova scritta e alla prova orale, proprio al confine tra l’area degli assunti e quella dei non assunti si verifica un caso strano, che strappa anche una risata visto che gli esaminatori devono avere almeno l’autorevolezza sulla conoscenza delle 4 operazioni.
E invece capita che Giuseppe Dionigi, occupa la casella del primo degli esclusi in quanto il suo punteggio complessivo è di 47, frutto dell’addizione tra i 21 punti raccolti nella prova scritta e i 27 di una prova orale in cui si è decisamente riscattato. 27 + 21 fa 48 e non 47. Qui, più che il morto, ha strapparsi i tasti uno per uno è la calcolatrice.
Peraltro Giuseppe Dionigi possiede anche il requisito della gioventù che in questo concorso a parità di punteggio consentiva di sopravanzare altri concorrenti con pari punteggio purchè questi non godessero anche loro dello stesso requisito. Ebbene, l’ultima assunta, cioè Lucia Forte che ha riportato un punteggio di 48 (22 agli scritti e 26 agli orali) questo requisito non ce l’ha . Ma la calcolatrice con cui è stato stabiliti i suoi numeri funziona a differenza per quella utilizzata per Giuseppe Dionigi.
E allora noi vorremmo veramente credere, ma per fede, nella totale trasparenza del genere umano. Ed è più che probabile che il presidente della commissione comandante dei vigili Antonio Di Nardo forse, non a caso sofferente nei rapporti con l’amministrazione, al punto da voler andare via da Mondragone, abbia gestito questo concorso con onesta e rettitudine. Solo che vai a guardare la persona che viene premiata come dodicesima e ti accorgi che Lucia Forte è la moglie di Francesco Arpino, storicamente legato a Mario Landolfi ed è la cognata di Andrea Arpino anch’essa assunta in questo concorso come undicesima e candidata con 224 voti di preferenza nella lista “Pronti per Mondragone” organizzare dall’attuale assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Piazza e dunque anche da Mario Landolfi che la rende la prima dei non eletti per questa compagine.
Noi vorremmo e tentiamo ogni giorno di sforzarci per evitare di vedere tresche dappertutto però se poi incrociamo, sempre nella stessa graduatoria, stavolta al decimo posto, a completamento della tripletta Erika Bevilacqua non puoi non pensare, che a differenza dei tentativi di minimizzazione, svolti al riguardo tra persone vicine all’amministrazione comunale, la suddetta è la sorella di Vincenzo Bevilacqua, storico rappresentate del Fronte la Gioventù, ma soprattutto grande elettore l’anno scorso di Andreana Arpino, in quanto amico stretto del fratello Francesco.
Ora una concessione la facciamo rispetto alle nostre solite abitudini. Da tutto questo noi traiamo delle conseguenze esprimendo delle nostre considerazioni.
Si attendono chiarimenti.