MONDRAGONE. Stangata Tari, è polemica. “Resistenza Democratica”: “Il Comune riversa le sue inadempienze sulle tasche dei cittadini”

4 Novembre 2021 - 12:25

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Pioggia di polemiche sulla TARI aumentata del 60 per cento in quasi 5 anni. Un vero e proprio salasso per il portafoglio dei mondragonesi. “Un Sindaco ed un’ Amministrazione inadeguata ed incapace che ha costretto la città al più totale degrado economico e sociale”. Così scrive “Resistenza Democratica” in un comunicato stampa.
“L’inadeguatezza e l’incapacità dell’amministrazione Pacifico, già tristemente sperimentate in questi 5 anni di vuoto assoluto e che costringono la città al più totale degrado economico e sociale, costituiscono le ragioni dell’assurdo ed ingiustificato aumento della TARI che registriamo nelle ultime settimane. Ancora una volta, il prezzo di un esecutivo inadempiente ed incapace di individuare (prima ancora che di risolvere) i problemi della nostra Città , viene posto a carico dei cittadini di Mondragone attraverso un significativo aumento  della quota “variabile” connessa alla “TARI”.
E’ noto che la TARI è una tassa comunale posta a carico del cittadino a fronte del servizio di raccolta dei RSU.
Come più volte denunciato in tutte le sedi da Resistenza Democratica, il servizio di smaltimento dei rifiuti erogato (si fa per dire) dalla Società DHI aggiudicatrice dell’appalto, in questi anni, ha registrato continue criticità tali per cui la raccolta è stata effettuata poco e male.
Soprattutto nei mesi estivi si sono potuti riscontrare disservizi che hanno determinato situazioni di grave rischio sanitario e che hanno travalicato i limiti della decenza, con cumuli di rifiuti giacenti per strada per settimane senza essere raccolti.
È tristemente noto, peraltro, che il Comune abbia previsto addirittura un ulteriore finanziamento a favore della Società erogatrice per servizi già previsti nel capitolato d’appalto, in barba alle casse comunali già sofferenti e ridotte all’osso a causa degli sperperi di danaro pubblico operati dalle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi 30 anni a Mondragone.
Ebbene, a fronte di questa situazione di fatto, il Comune ha “ben pensato” di riversare le proprie inadempienze nella gestione della “questione rifiuti” sulle tasche dei cittadini mondragonesi facendogli recapitare avvisi di accertamento della TARI con maggiorazioni talvolta superiori al 40%.
Siamo alla più totale incapacità amministrativa.
In un momento in cui le famiglie mondragonesi soffrono particolarmente gli effetti dell’assenza di politiche attive per il lavoro e si trovano in condizioni economiche disagiate e aggravate dalla pandemia, un amministrazione inadeguata,  clientelare ed incapace sferra il colpo di grazia!
Il rischio che possano acuirsi le tensioni sociali soprattutto in sacche di popolazione sotto (o di poco sopra) i limiti delle soglie di povertà, è alto.
Resistenza Democratica adotterà tutte le possibili forme di contrasto a tale illegittima scelta amministrativa tenendo conto, tra l’altro, che la Cassazione, con l’ordinanza del 22 settembre 2020 n. 19767, ha affermato il principio per il quale, “in tema TARI, la riduzione spetta per il solo fatto che il servizio di raccolta rifiuti, pur debitamente istituito ed attivato nel perimetro comunale, non venga poi concretamente svolto in una determinata zona municipale”.
E’ evidente la lontananza siderale dell’attuale sindacatura con i problemi reali delle persone. Il Tempo è scaduto. Prima la città si libererà di una classe politica così qualitativamente e quantitativamente scadente, prima Mondragone potrà tornare a sperare di diventare una “Città” vivibile ed efficiente”.