Muore a Londra per un malore improvviso. Oggi l’ultimo saluto a Carlo Masi

12 Aprile 2021 - 19:40

CARINARO (Lidia e Christian de Angelis) – Dolore e commozione ai funerali di Carlo Masi 45enne deceduto a Londra. Stamani alle 11 si sono celebrati i funerali del dottor Masi, figlio dell’ex sindaco Mario e fratello dell’attuale consigliere comunale Stefano, presso la Parrocchia di S. Eufemia a Carinaro, dove è giunto, da Londra, il feretro dell’uomo deceduto a seguito di un malore improvviso lo scorso 29 marzo. Presenti amici, familiari e istituzioni locali per l’ultimo saluto, proclamato il lutto cittadino e bandiere a mezz’asta al Municipio. Tanto dolore alla cerimonia religiosa.

Commovente l’addio della cugina Maria Carmen Masi che scrive: “Correva l’anno 1991 ed io sceglievo di seguire mio cugino Carlo al liceo classico. La mia passione per l’archeologia era sconfinata e quella scuola era l’unica strada per provare a sostenere un sogno così bizzarro. Il pomeriggio o di domenica si discuteva a casa di Carlo e Stefano del futuro, di arte, di letteratura, di musica. Di volata giunse il tempo della scelta universitaria. Io feci il mio primo anno a Giurisprudenza, dopo un’estate sul diritto privato. Lui, sicuro, mi annunciò che sarebbe partito per Milano, perché il futuro era l’economia. E le nostre passioni, Carlo? E la musica, l’arte, Van Gogh, Gauguin? La letteratura? Possono sempre  restare degli hobby, mi rispose. Poi mi diede della romantica, perché con la cultura non si mangiava… Così ci separammo. Lui volò a Londra. Io, dopo un anno, lasciai giurisprudenza per lettere. Carlo, io voglio cambiare questo mondo. Non lo voglio seguire! Io lo voglio cambiare! Senza soldi? Mi disse.Silenzio. Dopo due anni, finiti gli esami di storia dell’arte, fui chiamata alla  Reggia di Caserta. Il resto della storia era una promessa: prima o poi lo avrei raggiunto per studiare le collezioni inglesi e così avrei unito la Reggia all’Inghilterra, me e lui. Due umanisti esuli in un mondo di materia. Invece è finita così…in un mattino di primavera!”