Natale: nascita di Gesù, rinascita dell’uomo!

25 Dicembre 2024 - 18:59

LA RIFLESSIONE SU NATALE DEL SALESIANO DON FRANCO GALEONE

San Girolamo ci informa che nel 135, dopo la disfatta della seconda rivolta giudaica, per ordine dell’imperatore Adriano, la grotta della Natività fu trasformata in luogo di culti erotici in onore di Adone e Venere. Anche oggi, dobbiamo prendere atto che questo tempo natalizio, come tutti gli altri tempi liturgici, esige di essere rievangelizzato; bisogna ricominciare da zero! Dobbiamo convincerci: il 25 dicembre ci è ormai sfuggito di mano; se ne sono impossessati commercianti, turisti, vacanzieri, studenti, imprenditori, operatori del mercato …

Dobbiamo trovare un’altra data, per celebrare “in grazia di Dio” la nascita del Signore. Spegnere le tante lucette a intermittenza per vedere la luce del Signore, far tacere le tante zampogne e carillon per ascoltare la voce del Signore! Insomma, prendere le distanze da questa colossale montatura consumistica, da questo vortice che ci risucchia senza accorgercene, da questo natale tutto zucchero filato, mieloso, lacrimoso, che produce commozione ma non conversione. Natale non è “bianco” né “magico” come viene canticchiato, ma è un “annuncio” di salvezza, una “denuncia” di come viviamo, una “rinuncia” perché “Non

possiamo servire Dio e il denaro”.

Gli storici hanno sempre sospettato che la conversione in massa dei popoli al Cristianesimo sia stata imposta da una minoranza cattolica intraprendente, quando non prepotente. La forza degli imperatori di Roma e di Costantinopoli fiancheggiò certamente la chiesa, nella sua opera di apostolato, magari “manu militari”. Forse, non sempre le masse “scelsero” liberamente la nuova fede. Noi, oggi, dobbiamo “riscegliere”. E questa volta consapevolmente, per decisione tanto libera quanto convinta.