Nota società dei rifiuti della raccolta differenziata di CASERTA dissequestrata dal tribunale
30 Dicembre 2024 - 18:14
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L’azienda Di Gennaro di Caivano è accusata di non aver rispettato le normative sul trattamento dei rifiuti
CASERTA – Accolto il ricorso della Di Gennaro SPA, azienda di Caivano, per ottenere il dissequestro della società, che era stata posta sotto sequestro preventivo lo scorso 12 dicembre. La decisione è arrivata oggi, al termine del riesame svolto dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale.
Il sequestro era stato disposto dal Gip Berrino presso il Tribunale di Napoli Nord, sulla base di presunti abusi ambientali commessi dalla società, accusata di non aver rispettato le normative sul trattamento dei rifiuti e sulla gestione delle acque reflue. La Procura di Aversa Napoli Nord, con il PM Veronica Soriano, aveva richiesto il sequestro preventivo dopo aver esaminato le relazioni dell’ARPAC, dei Carabinieri del NOE e del consulente tecnico nominato dal pubblico ministero Auriemma. Secondo l’accusa, la Di Gennaro SPA non avrebbe rispettato le procedure previste per la lavorazione della carta, mettendo in pericolo l’ambiente.
Tuttavia, la difesa della società, rappresentata dagli avvocati penalisti Alfonso Quarto e Luigi Sena, ha contestato fermamente le accuse, supportando la propria tesi con le relazioni di consulenti tecnici che hanno messo in dubbio le evidenze presentate dall’accusa. Il Tribunale, a seguito del riesame, ha riconosciuto l’infondatezza delle accuse e ha disposto il dissequestro dell’azienda.
La decisione è stata accolta con grande soddisfazione dalla proprietà dell’azienda, che attraverso il suo fondatore, l’imprenditore Giuseppe Di Gennaro, ha espresso piena fiducia nella Magistratura fin dal primo momento. In un comunicato stampa diramato in seguito alla decisione, la Di Gennaro SPA ha ribadito il proprio impegno verso la legalità e la tutela dell’ambiente, sottolineando il ruolo di leader che l’azienda ricopre nel settore del riciclo dei materiali.
Il riesame del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha restituito fiducia all’azienda e ha chiarito la sua posizione riguardo alle accuse che, a detta della difesa, non avevano fondamento.