Nube tossica in città, l’Adss denuncia: «Gestione emergenza inadeguata in situazione di carenza servizi sanitari»

18 Agosto 2025 - 10:00

«Per il principio di precauzione serviva un’ordinanza di chiusura attività commerciali la sera del disastro»

TEANO (Elio Zanni) – Preoccupazione per la parte più fragile della popolazione sanitaria locale e rabbia per la carenza di adeguati servizi sul territorio, nelle parole dei responsabili dell’Associazione difesa servizi sanitari che oggi, 18 agosto 2025, hanno diffuso una piccata nota in merito al disastro ecologico e ambientale e alla gestione dell’emergenza di sabato 16 agosto 2025. Il documento che ricalca i sentimenti e le aspettative dell’intera associazione è a firma del presidente Domenico Spaziano.

«Rogo di rifiuti plastici al sito di stoccaggio della Campania Energia ubicata in località Palmieri a Teano; che tra l’altro era sotto sequestro e non si sa con quali precauzioni che ne potessero impedire la violazione da parte di terzi. La situazione a Teano è grave, nei giorni 16 e 17 agosto 2025 e anche oggi, a nostro avviso la popolazione è stata esposta a una fonte di inquinamento di cui si era sentito parlare solo in aree e città bollate come «terra dei fuochi». C’erano interi quartieri di Teano, vaste aree abitate nelle quali era veramente difficile resistere senza provare nausea e difficoltà a respirare. Si è anche diffusa la notizia di persone che hanno accusato malori, senso di svenimento e mal di testa.

L’evento calamitoso porta alla ribalta uno dei gravissimi problemi che denunciamo da tempo: l’assenza al Distretto 14 di via Roma a Teano – tra gli altri – anche di un Ambulatorio di pneumologia. La pneumologia è la branca della medicina che si occupa della cura e dello studio delle malattie dell’apparato respiratorio e in momenti come questi molti cittadini si sono resi conto della gravità assoluta di una simile carenza: un ambulatorio pubblico presso la struttura sidicina.

A parte le lotte condotte e le azioni che prefiggiamo di portare avanti in merito al diritto per i cittadini di avere a disposizione tali servizi, tra l’altro previsti dall’Asl

Caserta e mai rivendicati se non da noi, non possiamo che stigmatizzare anche il modo in cui è stata gestita l’emergenza da parte del massimo organo di governo locale. Per noi, la sera del giorno 16 agosto, oltre a dare consigli su come tenere chiuse le finestre e non uscire di casa, sarebbe stato opportuno anche ordinare la chiusura serale e notturna delle attività commerciali.

Così come è stato fatto nella vicina città di Vairano Patenora da parte di un sindaco, Stanislao Supino, che si è sentito, giustamente, in dovere di fare questo passo – la chiusura delle attività commerciali – per quel senso di massima cautela preventiva che deve sempre guidare le massime autorità sanitarie locali. E si è trattato anche di un provvedimento coerente con le indicazioni date alla popolazione alla quale nessuno può dire, senza rischiare di apparire superficiale e soprattutto suscitare critiche «state in casa, chiudetevi dentro» e poi lasciare che tutti escano di casa per raggiungere negozi, bar e addirittura locali che svolgono la loro attività in strade e pubbliche piazze fino a tarda notte.

Nel ribadire la gravità della carenza a Teano di servizi sanitari presso il Ds, come gruppo impegnato sul terreno della tutela della salute pubblica, crediamo che l’amministrazione comunale e i suoi massimi rappresentanti debba fornire ora delle spiegazioni in merito al mancato provvedimento di chiusura dei locali pubblici il giorno del disastro in località Palmieri a Teano.

Chiederemo per questo, esplicitamente, in particolare ai Consiglieri comunali di minoranza che già ci hanno accompagnati in altre lotte simili di esprimersi ufficialmente in merito, di marcare la loro opinione che fino a questo momento non abbiamo sentito sul caso del deposito rifiuti andato in fiamme e su quella che riteniamo sia stata una strana e irrituale gestione dell’emergenza di sabato 16 agosto 2025 tra l’altro ancora in corso, nella sede opportuna, ossia in Consiglio comunale». [Nota dell’Associazione difesa servizi sanitari].